Il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inail ha approvato questa mattina il bilancio di previsione 2024. Il totale delle entrate dell’Istituto ammonta a oltre 12,4 miliardi di euro, in aumento di circa 300 milioni (+2,46%) rispetto alle previsioni del 2023, con entrate per contributi e premi di assicurazione a carico dei datori di lavoro e/o iscritti pari a più di 9,2 miliardi, mentre le spese ammontano a circa 10 miliardi di euro.
Inail, approvato bilancio di previsione 2024. Raddoppiano investimenti per riduzione infortuni sul lavoro. Da bando Isi più di 500 milioni
Anche nel 2024 si prevede di generare un differenziale tra entrate e uscite di oltre 2,3 miliardi. La giacenza di cassa depositata in Tesoreria centrale, quantificata al 31 dicembre del prossimo anno nell’ammontare presunto di circa 40,7 miliardi, con un incremento di oltre 1,7 miliardi nel solo 2024, risulta fortemente condizionata dal permanere di un sistema di vincoli normativi che, oltre a non permettere l’implementazione delle tutele, continua a incidere sulle potenzialità operative dell’Inail e sulla sua piena autonomia.
Come sottolineato dal presidente del Civ, Guglielmo Loy, nel corso della conferenza stampa che si è svolta oggi a Roma presso il Conference Center Inail di via Quattro Novembre, alla quale hanno partecipato anche il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, il commissario straordinario dell’Istituto, Fabrizio D’Ascenzo, e il direttore generale, Andrea Tardiola, per l’Inail c’è dunque “la necessità di poter operare con maggiore autonomia nella valorizzazione di tutti i fattori produttivi, a partire dalle risorse umane, chiedendo una maggiore apertura delle istituzioni e dei ministeri vigilanti nella possibilità di copertura delle carenze organiche di personale”.
Con riferimento alle politiche dell’Istituto per la riduzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, Loy ha evidenziato come nel bilancio di previsione appena approvato siano “presenti, in modo ormai strutturale, risorse destinate alle attività di prevenzione per bandi Isi e incentivi alle imprese per più di 500 milioni di euro, necessarie a promuovere la riduzione del fenomeno infortunistico, che potranno essere incrementate nel corso del 2024”. Altrettanto importante, inoltre, è “l’investimento in formazione destinato alla crescita delle competenze dei lavoratori e degli operatori della sicurezza, che da oltre 10 milioni passa a 50 milioni di euro”.
I 508 milioni di euro del bando Isi 2023, pubblicato oggi in Gazzetta ufficiale, rappresentano l’importo più alto stanziato nelle 14 edizioni dell’iniziativa, attraverso la quale l’Inail a partire dal 2010 ha destinato complessivamente oltre 3,5 miliardi a fondo perduto per contribuire alla realizzazione dei progetti delle imprese per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
“L’aumento delle risorse del bando Isi – ha spiegato il commissario straordinario dell’Istituto, Fabrizio D’Ascenzo – è accompagnato da diverse novità che puntano a migliorare l’efficacia degli interventi realizzati, rafforzando l’incidenza dei progetti ad alto contenuto tecnologico, e a semplificare la procedura di accesso al contributo. Gli assi di finanziamento in cui sono ripartiti i fondi, in particolare, sono stati rimodulati tenendo conto delle esigenze emerse dai bandi precedenti e dell’evoluzione del sistema produttivo, destinando più risorse alla sostituzione dei macchinari obsoleti con dispositivi che rispettano gli standard di sicurezza europei”.
Come evidenziato dal direttore generale, Andrea Tardiola, “il bilancio 2024, oltre a confermare lo stanziamento da 500 milioni di euro per la prossima edizione del bando Isi, porta a 200 milioni le risorse per la riduzione del premio assicurativo delle imprese che realizzano interventi migliorativi per la prevenzione. Tenendo conto dei significativi avanzi economici registrati dall’Inail, con provvedimento del Ministero del Lavoro potrebbe anche essere quasi raddoppiato, portandolo a 800 milioni, lo stanziamento per il bonus riservato alle aziende che registrano un calo di infortuni e malattie. Questo incremento determinerebbe un investimento annuale complessivo dell’Istituto per la sicurezza superiore al miliardo e mezzo di euro”.