L’ex presidente di Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, in visita alla mostra dedicata a Vincenzo Lancia a Cuneo, ha parlato ai microfoni del Corriere di Torino.
Montezemolo: “L’Italia non ha più una produzione di automobili. Ora bisogna dire sì alle auto dalla Cina. Italotreno? Vinto sfida complicata contro monopolista”
“Sono anche molto triste — ammette —. L’Italia non ha più una produzione di automobili. Fiat non c’è più, Maserati non c’è quasi più e così Lancia e Magneti Marelli e Comau. Tutti marchi ex italiani, venduti ad azionisti esteri – ha spiegato Montezemolo -. Il marchio Lancia si produce ancora ma all’estero, forse in Spagna, sicuramente non più nel nostro Paese. Persino la Fiat Seicento, simbolo della nostra industria nel dopoguerra è prodotta in Polonia, mentre i nostri stabilimenti sono vuoti e gli operai vengono umiliati dalla cassa integrazione. Ci sarebbe da indignarsi, ma sento solo un silenzio assordante”.
Montezemolo si è espresso anche su Italotreno: “Una sfida complicata che abbiamo vinto contro un monopolista, oggi Italo fa viaggiare 23 milione di persone l’anno”, ha detto il fondatore di Italotreno.
Sulla vicenda giudiziaria che portato al sequestro di 75 milioni di euro ai tre fratelli Elkann, John, Lapo e Ginevra, Montezemolo preferisce non commentare: “È tutto molto triste, non mi faccia dire altro. Godiamoci le innovazioni di Vincenzo Lancia che fu un precursore in tutto e la bellezza del Monregalese”.
Sull’ipotesi di sbarco di costruttori cinesi in Italia e magari in Piemonte: “Viviamo una stagione drammatica di deindustrializzazione. Sono sconcertato dal silenzio di tomba sul destino dell’industria automobilistica, ormai siamo solo l’ottavo produttore europeo di vetture. Quindi dobbiamo attrarre investitori: dall’Europa, dall’America e anche dalla Cina. Non possiamo lasciar morire tutte quelle aziende di componentistica auto che hanno fatto avanzare il Paese”.