I regali poco graditi che, siano di Natale o siano stati messi da parte durante lโanno, hanno trasformato gli italiani in โriciclatori serialiโ. Una vecchia abitudine che si รจ trasformata in una tendenza che va consolidandosi sempre di piรน negli ultimi anni. Nonostante lโaumento delle tredicesime che รจ stato costante (45,7 miliardi del 2022, 49 nel 2024 e 51,3 questโanno).
Natale, Confcooperative: “Un italiano su due pronto a riciclare i regali. I riciclatori seriali sono 28 milioni”
Si annuncia cosรฌ, una vera e propria โcontro spesaโ, vale a dire un risparmio di 3,5 miliardi di euro per quanti ricicleranno i regali: 100 milioni piรน dellโanno scorso e 200 piรน del Natale pre pandemia. Questa tendenza degli italiani, coinvolge poco meno di un italiano su due, 28 milioni di persone. ร quanto emerge da una ricerca del Centro Studi di Confcooperative.
Una tendenza quasi compulsiva dove si รจ sempre piรน portati a spendere per se stessi che non per gli altri. Una ricerca spasmodica del risparmio determinata dallโincertezza e dal caro vita che erode i risparmi e il potere di acquisto per una fetta notevole di italiani che talvolta per egoismo, altre per necessitร puntano a proteggere la loro spesa personale. In unโItalia del malcontento dove si indebolisce il ceto medio e gli italiani in povertร sono circa 10 milioni.
Il riciclo ha forme e modalitร diverse. Tra le principali troviamo che 6 su 10 ricicleranno i doni ricevuti queste festivitร o che conservano durante lโanno per utilizzarli al momento opportuno (52% donne e 48% uomini); ci sono addirittura quelli che guadagnano dalla vendita del regalo ricevuto attraverso la vendita sulle piattaforme online e sui social network, parliamo di 2 riciclatori su 10 (57% uomini, 43% donne), gli altri scambieranno i doni ricevuti nei negozi di acquisto per trasformarli in buoni da spendere o prendere altri oggetti da regalare a loro volta (60% donne 40% uomini).
Tra i regali riciclati troviamo in pole position i generi alimentari per il 45% (vini, spumanti, salumi, formaggi, prosecchi, grappe, amari, panettoni, pandori, cioccolato, torroni, miele, e confetture); seguono al 26% sciarpe, guanti, cappelli, calzini, pelletteria, cosmetici e creme; per il 20% libri e agende, 9% giocattoli.