La quinta e nuova edizione dell’Osservatorio EY Future Travel Behaviours analizza come evolvono i comportamenti, le tendenze e le aspettative dei viaggiatori italiani ed europei per motivi di vacanza e lavoro. L’indagine ha coinvolto oltre 5000 partecipanti provenienti da Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito, utilizzando un approccio innovativo che combina domande esplicite con test psicologici impliciti per sondare le motivazioni inconsce che influenzano le scelte di viaggio.
Osservatorio EY: più del 90% degli italiani pronti a viaggiare nel 2025
Secondo i risultati emersi, le intenzioni di viaggio per il 2025 si mantengono sostanzialmente in linea con quelle del 2024, rivelando un continuo interesse a viaggiare. Ben 9 italiani su 10 hanno in programma almeno un viaggio di vacanza, con il 60% che prevede di andare all’estero in Europa e il 30% che mira a destinazioni oltre il continente.
Relativamente ai mezzi di trasporto, a livello europeo, l’automobile e la moto si confermano i mezzi più utilizzati per i viaggi di vacanza, seguito dall’aereo e dal treno. In Italia, il 70% utilizza l’auto per i viaggi di vacanza, mentre il 57% utilizza il treno per i viaggi di lavoro.
Figura 1 – Top 3 destinazioni europee per Paese nelle intenzioni dei viaggiatori
Combinazione vacanza-lavoro
La tendenza a combinare vacanza e lavoro continua a crescere, soprattutto tra le nuove generazioni. Tra i Millennials, la percentuale è passata dal 63% al 67%, mentre tra i Gen Z è aumentata dal 71% al 79%.
Le modalità preferite dal campione italiano includono: per il 25% il “workation”, ovverola possibilità di lavorare in remoto da un luogo di vacanza per un periodo di tempo limitato, per il 24% il “bleisure”, che consiste nell’estendere il viaggio di lavoro con alcuni giorni di vacanza e per il 14% il “digital nomadism”, ovvero lavorare da remoto grazie all’uso della tecnologia.
Influenza e novità dell’overtourism
L’edizione 2025 dell’osservatorio EY include nuove dimensioni di analisi quali l’impatto dell’overtourism sulle scelte di viaggio future. Il fenomeno del sovraffollamento nelle destinazioni turistiche è una preoccupazione che influenzerà le scelte di ben 4 viaggiatori su 5. A questo proposito, la maggior parte dei viaggiatori europei limiterà gli spostamenti nei periodi di alta affluenza pianificando viaggi durante la bassa stagione (42%), soprattutto tra i Baby Boomer (51%), o sceglierà destinazioni meno conosciute (36%).
Per mitigare gli effetti negativi del sovraffollamento, il 39% degli intervistati chiede maggiori controlli e sanzioni per comportamenti inappropriati dei turisti. Il 37% è disposto a prenotare in anticipo per accedere ai luoghi più popolari, mentre 1 su 3 auspica campagne promozionali per incentivare il turismo in destinazioni alternative e poco conosciute. Infine, 1 su 4 si dichiara pronto a pagare una tassa turistica per visitare le mete più affollate.
In viaggio con l’AI: opportunità e incertezze
L’interesse per l’AI continua a crescere così come la possibilità che avrà nel trasformare l’esperienza dei viaggiatori. Secondo i risultati emersi dall’indagine, circa 1 viaggiatore su 2 è disposto a utilizzare un assistente virtuale basato sulle tecnologie di AI per pianificare le proprie vacanze. La percentuale di chi ha già sperimentato un chatbot AI per ottenere idee o pianificare viaggi è aumentata del 50% rispetto al 2024, passando dall’8% al 12%. Tuttavia, i viaggiatori italiani si discostano dalla media europea, con solo il 6% che ha fatto uso di chatbot, un dato invariato rispetto all’anno precedente.
Scelte di viaggio ecosostenibili: informazioni e incentivi determinanti
In relazione al campione europeo, 1 viaggiatore su 2 attribuisce una significativa importanza all’impatto ambientale delle proprie decisioni e quasi il 40% dei rispondenti italiani considera l’impatto ambientale un fattore importante o molto importante nelle proprie scelte di viaggio.
Per incentivare scelte di viaggio attente all’impatto ambientale, il 41% degli intervistati chiede maggiori informazioni e offerte eco-friendly, mentre il 31% sottolinea l’importanza di incentivi economici e l’11% richiede maggiore trasparenza. Le tecnologie digitali possono svolgere un ruolo chiave nel guidare le persone verso scelte sostenibili. Infatti, il 29% sarebbe più propenso a usare il trasporto pubblico e la micromobilità se avesse accesso a un unico canale digitale per pianificare e pagare i vari servizi, mentre il 27% vedrebbe positivamente un assistente virtuale AI.
Prezzo e inflazione: impatti nelle scelte di viaggio
Circa i fattori che influiscono maggiormente sulle scelte di viaggio, le risposte prevalenti per il campione europeo sono ancora prezzo, comodità e tempo complessivo. La percentuale di chi considera il prezzo un fattore determinante nelle scelte di viaggio è in calo rispetto al 2024, passando dal 65% al 58%.
Nonostante l’allentamento dell’inflazione, ben 2 viaggiatori su 3 non escludono la possibilità di modificare le proprie abitudini di viaggio a causa di una diminuzione del potere d’acquisto, una tendenza già osservata nelle rilevazioni degli scorsi anni. Tuttavia, 1 viaggiatore su 5 è disposto a non rinunciare ai viaggi, anche se ciò significa dover ridurre altre spese.
Il futuro dei viaggi secondo le nuove generazioni
I comportamenti e le intenzioni della Generazione Z (GenZ) forniscono indicazioni importanti su come evolveranno i viaggi in futuro. La GenZ mostra un forte interesse per la combinazione di vacanza e lavoro, con il 79% che si propone di effettuare tali viaggi. Inoltre, il 66% è propenso a usare assistenti virtuali basati su AI per pianificare i propri viaggi, a conferma del ruolo fondamentale delle tecnologie nelle loro scelte. È la generazione più attenta alla sostenibilità, con il 38% che è interessato a esperienze di turismo cosiddetto “lento” e sostenibile.