In occasione della conferenza organizzata dalle Camere dellโagricoltura ungheresi (NAK) a Budapest per tracciare le traiettorie di futuro sulla PAC post 2027, Coldiretti โ seguita da molte altre organizzazioni presenti โ ha evidenziato i rischi connessi al Report sul futuro del settore agroalimentare UE consegnato mercoledรฌ scorso alla Presidente della Commissione Von der Leyen dal Presidente del dialogo strategico.
Pac, Coldiretti a Budapest per un confronto con le organizzazione agricole Ue
Alcuni dei principi contenuti nel documento sembrano molto piรน coerenti con il racconto ideologico della vecchia Commissione piuttosto che dare le risposte che Coldiretti, anche attraverso le manifestazioni degli agricoltori a Bruxelles, ha sollecitato in termini di redditualitร e competitivitร delle aziende agricole. Allo stesso modo mancano riferimenti chiari e forti su politiche alimentari trasparenti che premino la qualitร dei prodotti agricoli UE rispetto a quelli importati da paesi che non rispettano gli stessi standard ambientali e sociali.
ร fondamentale, prosegue Coldiretti, che tale documento non venga strumentalmente utilizzato per condizionare nรฉ la visione strategica sullโagricoltura che la Presidente Von der Leyen ha annunciato, nรฉ tanto meno il processo democratico e trasparente che la nuova Commissione ed il nuovo Parlamento, assieme al Consiglio, dovranno adottare per rafforzare il ruolo strategico della produzione agricola europea. ร necessario vigilare affinchรฉ lโAdvisory Board auspicato dal report non diventi uno strumento sostitutivo alle istituzioni comunitarie che devono decidere la linea e che lo stesso board non venga strumentalmente utilizzato per mettere in secondo piano gli interessi degli agricoltori.
Su tale punto in particolare Coldiretti ha ribadito alcuni principi chiave su cui devono fondarsi le future proposte legislative, che non possono essere condizionate da questo documento che รจ, e deve restare, un documento di lavoro.
ร stata ricordata la necessitร di un bilancio molto piรน ingente per la futura PAC che permetta di cogliere le sfide e che consenta di garantire un reddito equo alle imprese agricole, e capacitร di investimento in innovazione e sostenibilitร , utilizzando anche fondi diversi dalla PAC per le sfide legate in particolare al cambiamento climatico e allโadattamento a sempre piรน incerte condizioni meteorologiche e geopolitiche.
ร stato anche ricordata la necessitร di lavorare per bloccare o mitigare gli effetti di alcuni dossier legislativi โereditatiโ dalla scorsa legislatura, primo tra tutti il regolamento sulla deforestazione che rischia di mettere in ginocchio, se non opportunamente modificato nei tempi e nei modi, alcuni comparti strategici a livello UE.
Infine, per coprire le lacune del report, รจ necessario che fin da subito la visione dellโagricoltura UE annunciata da Von der Leyen nei primi 100 giorni del suo secondo mandato, metta al centro una politica commerciale che promuova il principio di reciprocitร degli accordi bilaterali ma anche a livello multilaterale, ed il rapporto tra produttori e consumatori, attraverso lโobbligo del Paese dโorigine degli alimenti in etichetta, lโabbandono della strada della demonizzazione di alcuni settori, in particolare le produzioni animali e il rifiuto di qualsiasi tentativo di favorire cibi ultratrasformati o cibi prodotti in laboratorio come sostituti delle nostre produzioni di qualitร , a protezione della salute dei cittadini consumatori.
