Il governo di Panama respinge le affermazioni fuorvianti sul ruolo di Panama nell’applicazione delle sanzioni contro l’Iran.
Panama ha escluso oltre 650 navi dal registro navale a causa delle sanzioni e delle norme più severe
Il governo di Panama respinge le dichiarazioni fuorvianti rilasciate da Mark D. Wallace, direttore esecutivo di United Against Nuclear Iran ( UANI ), in recenti pubblicazioni diffuse attraverso organi di stampa ed e-mail in tutto il mondo.
Panama, attraverso l’ Autorità marittima di Panama (AMP), l’ente responsabile del registro navale panamense e l’organo di governo del settore marittimo panamense, ha escluso più di 650 imbarcazioni dal suo registro dal 2019, in conformità con la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS) e come parte dei suoi sforzi per combattere il finanziamento del terrorismo e la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata.
Il Governo di Panama mantiene una stretta collaborazione con il Governo degli Stati Uniti d’America, tramite la sua Ambasciata a Panama e tramite comunicazioni dirette con il Dipartimento di Stato, per quanto riguarda il registro navale e altre questioni di sicurezza di reciproco interesse.
Allo stesso modo, nell’ambito dei nostri impegni internazionali, nell’agosto 2019 è stato firmato un Memorandum d’intesa (MOU) noto come Registro per la condivisione delle informazioni (RISC) tra Liberia, Vanuatu, Isole Marshall, Dominica, Antigua e Barbuda, Moldavia e Panama.
L’accordo stabilisce che quando un registro di bandiera annulla o avvia una procedura di sanzione o di annullamento, o rifiuta di registrare una nave a causa di un’attività sanzionabile, il registro deve immediatamente notificare agli altri membri i dettagli della nave, inclusa una descrizione dell’attività sanzionabile, al fine di rendere pubblica l’identità delle navi, delle società o dei gruppi che agiscono contro gli interessi della comunità marittima internazionale.
A seguito della firma del suddetto protocollo d’intesa, l’ AMP ha emesso la risoluzione n. 106-048-DGMM il 19 agosto 2019, stabilendo sanzioni contro qualsiasi nave del registro di Panama che disattivi deliberatamente il sistema di identificazione e tracciamento a lungo raggio (LRIT) e/o l’apparecchiatura del sistema di identificazione automatica (AIS).
Inoltre, Panama ha recentemente introdotto nuovi e rigorosi requisiti per le operazioni di trasferimento di petrolio da nave a nave (STS) che coinvolgono navi battenti la sua bandiera, segnando un passo importante nella lotta contro l’evasione delle sanzioni e le attività marittime illecite. Questi nuovi requisiti sono in linea con gli standard dell’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) e della Convenzione MARPOL, a testimonianza dell’impegno di Panama per la sicurezza marittima e la trasparenza operativa.
Questa misura fa seguito alla promulgazione, nell’ottobre 2024, del Decreto Esecutivo n. 512, che autorizza l’AMP a revocare unilateralmente la registrazione delle navi i cui proprietari figurano nelle liste delle sanzioni internazionali. Dalla sua promulgazione ad oggi, Panama ha revocato la registrazione di 214 navi, per un totale di oltre 12 milioni di tonnellate di stazza lorda (TSL).
È importante sottolineare che l’ AMP conduce indagini sul rispetto delle convenzioni internazionali ratificate dall’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO), sulla due diligence e sulle raccomandazioni del Gruppo di esperti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Le navi che non rispettano le normative nazionali sono soggette a sanzioni amministrative ed economiche, e persino alla cancellazione della loro registrazione (“abbandono della bandiera”).
Panama ha rispettato e continuerà a rispettare la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS) e i suoi sforzi per contrastare il finanziamento del terrorismo e la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata. Allo stesso modo, il governo di Panama continuerà a mantenere una stretta collaborazione con il governo degli Stati Uniti d’America.
Eè quanto si legge nel lungo comunicato diffuso dall’Autorità marittima di Panama (AMP).