Il mercato italiano dellโAftermarket automobilisticoย – una filiera composta da una platea di quasiย 29 mila impreseย operanti nella produzione e nella vendita di ricambi di auto – ย genera un valore aggiunto pari aย 28,1 miliardi di euro, รจ un settore con una forte propensione all’export con il 46,4% del fatturato derivante dalle vendite sui mercati esteri e, in termini di occupazione, coinvolge circaย 400mila personeย allโinterno di una filiera composta da una platea di quasiย 29 mila imprese.
Ricambi auto, appena il 5% delle aziende prepara la transizione all’elettrico
Sono questi i principali numeri che delineano dimensione e peso economico della filiera attiva nellaย produzioneย e nellaย vendita di ricambi per autoย che, nel Nord del Paese, concentra oltre ilย 70%ย del suo valore e in particolare inย Lombardiaย con 8 miliardi di euro in cima alla classifica regionale del valore prodotto dal settore dellโAftermarket nel 2021, seguita al secondo posto dallโย Emilia-Romagnaย e dalย Venetoย (entrambe con 3,7 miliardi) e al terzo dalย Piemonteย (3,6 miliardi).
Ma in termini relativi รจ ilย Piemonteย a balzare in testa alla graduatoria per incidenza del valore del settore sul totale dellโeconomia regionale, con un peso delย 2,8%ย rispetto alla media italiana dellโ1,7%. Conferma, invece, anche in questo caso il secondo postoย lโEmilia- Romagnaย (2,5%), tallonata del Veneto (2,4%). A livello provinciale,ย Pesaro e Urbinoย svetta nel ranking con unโincidenza delย 3,6%ย del valore aggiunto del settore sullโeconomia locale, rincorsa a breve distanza daย Modena,ย Torinoย eย Vicenzaย (pari merito con il 3,4%).
Interessante anche approfondire quali sono i principaliย timoriย e leย aspettativeย degli operatori del comparto di fronte ai grandi cambiamenti che investiranno i modelli di business anche in rapporto alย passaggio allโelettricoย dellโautomotive.
Ebbene, prima di tutto va sottolineato come il compartoย guardi al futuroย con cauto ottimismo e senza particolari timori per la transizione allโelettrificazione: ilย 41%ย delle imprese dellโAftermarket prevede per questโanno una crescita del proprio fatturato e ย solo ilย 5%ย si sta riconvertendo allโelettrico. Anche perchรฉ dalย 1 gennaio 2035, le auto alimentate a benzina e con motore a scoppio non potranno piรน essere vendute nรฉ immatricolate, ma potranno continuare a circolare, garantendo cosรฌ agli operatori della filiera lavoro per un ulterioreย decennioย circa.
Ma a destare piรน preoccupazione tra le aziende della filiera รจ soprattutto laย concorrenzaย proveniente dai Paesi emergenti. A dirlo รจ il report โIl settore dellโAftermarket dellโautomotiveโฆtra tradizione e innovazioneโ, realizzato dalย Centro Studi Tagliacarneย per laย Camera di commercio di Modena, in collaborazione con laย Camera di commercio di Torinoย e con il supporto diย ANFIAย presentato il 19 settembre 2024 a Torino.
La ricerca fa luce su un settore di rilievo della nostra economia che, come ha evidenziatoย Giuseppe Molinari –ย presidente delย Centro Studi Tagliacarneย e dellaย Cameraย di commercio di Modenaย –ย in termini comparativi โproduce un valore aggiunto quasi pari al settore dellโagricoltura e tre volte il settore della farmaceuticaโ. Anche per questo ha aggiunto โรจ importante la domanda di policy che queste imprese esprimono. Al primo posto troviamo la richiesta di abbattere i costi energetici (indicata come prioritaria da circa la metร delle imprese), seguita dal sostegno allโadozione di tecnologie digitali (quasi 40%) e dagli incentivi a supporto dellโattivitร di ricerca e sviluppo (30%)”.