giovedì 13 Novembre 2025

Il Consiglio di Amministrazione di TIM, riunitosi oggi sotto la presidenza di Alberta Figari, ha esaminato i dati preconsuntivi al 31 dicembre 2024. Il Consiglio si riunirà per l’approvazione del progetto di bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato il 5 marzo.

Il 2024 ha rappresentato per TIM un anno di profonda trasformazione, segnato dal completamento del percorso avviato a partire dal 2022, con il perfezionamento della cessione di NetCo a Kohlberg Kravis Roberts & Co. L.P. (“KKR”) e la conseguente riduzione dell’indebitamento finanziario.

Il nuovo assetto del Gruppo sta guidando il miglioramento delle performance sul mercato domestico, mentre sul mercato brasiliano continuano a crescere efficienza operativa e generazione di cassa.

Sul fronte finanziario, TIM ha chiuso il 2024 raggiungendo o superando, per il terzo anno consecutivo, le guidance di Gruppo fornite al mercato e ponendo le basi per l’accelerazione dello sviluppo dell’azienda.

 

RISULTATI PRECONSUNTIVI 2024

  • ricavi totali di Gruppo ammontano a 14,5 miliardi di euro, in crescita del 3,1% anno su anno (+1,5% nel domestico a 10,2 miliardi di euro, +6,8% in Brasile a 4,4 miliardi di euro); i ricavi da servizi di Gruppo sono in crescita del 3,4% anno su anno a 13,5 miliardi di euro (+2,0% nel domestico a 9,3 miliardi di euro, +6,6% in Brasile a 4,2 miliardi di euro);
  • in forte crescita l’EBITDA di Gruppo, che aumenta dell’8,3% anno su anno a 4,3 miliardi di euro (+8,3% nel domestico a 2,2 miliardi di euro, +8,3% in Brasile a 2,2 miliardi di euro);
  • in forte crescita anche l’EBITDA After Lease di Gruppo, che sale del 10,1% anno su anno a 3,7 miliardi di euro (+8,5% nel domestico a 2 miliardi di euro, +11,9% in Brasile a 1,7 miliardi di euro);
  • TIM Consumer ha registrato ricavi totali in crescita (+0,6% anno su anno) a 6,1 miliardi di euro. La business unit, nel corso del 2024, ha confermato il percorso di stabilizzazione intrapreso: fra i fattori a sostegno del trend si evidenziano gli effetti positivi delle attività di repricing condotte da inizio anno e il contenimento del churn. In crescita anche i ricavi della customer platform grazie alle offerte combinate di connettività a banda larga e intrattenimento e ai ricavi dei servizi ICT per le piccole e medie imprese (+7%);
  • TIM Enterprise ha registrato ricavi totali pari a 3,3 miliardi di euro (+4,1% anno su anno). La società ha continuato a performare meglio del mercato di riferimento (ricavi da servizi +6%) grazie alla strategia di difesa del business della connettività e alla crescita dei ricavi IT, che rappresentano il 64% del totale. In crescita a 4,1 miliardi di euro il valore dei contratti firmati nei 12 mesi, con il contributo del Polo Strategico Nazionale (520 milioni di euro rispetto ai 300 milioni di euro del 2023);
  • TIM Brasil ha registrato ricavi pari a 4,4 miliardi di euro (+6,8% anno su anno), e un EBITDA After Lease pari a 1,7 miliardi di euro (+11,9% anno su anno), continuando nel percorso di crescita intrapreso nell’ultimo biennio grazie alla spinta del segmento mobile.

 

Nel corso dell’anno sono inoltre proseguite con successo le azioni di contenimento dei costi volte ad aumentare il livello di efficienza strutturale del perimetro domestico (“Piano di Trasformazione”) ed è stato raggiunto il 115% del target di riduzione di oltre 0,2 miliardi di euro previsto per il 2024.

 

L’Indebitamento Finanziario Netto rettificato After Lease del Gruppo al 31 dicembre 2024 è sceso sotto 7,3 miliardi di euro, in calo di 0,8 miliardi di euro rispetto al valore immediatamente successivo al perfezionamento della cessione di NetCo, grazie alla generazione organica di cassa del secondo semestre e alla cessione della partecipazione residua in INWIT, perfezionata a novembre. Il Gruppo ha dunque raggiunto l’obiettivo di deleverage indicato, con un rapporto fra l’Indebitamento Finanziario Netto rettificato After Lease e l’EBITDA organico After Lease[2] inferiore a 2x.

Il margine di liquidità del Gruppo copre le scadenze finanziarie fino al 2029.

 

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Il Consiglio di Amministrazione di TIM ha inoltre approvato l’aggiornamento del piano strategico 2025-2027, presentato dall’Amministratore Delegato Pietro Labriola, che punta a posizionare il Gruppo come la migliore e più grande piattaforma digitale e telco in Italia e come il più efficiente operatore di TLC in Brasile. Grazie alla generazione di cassa prevista dal piano verrà ridotta ulteriormente la leva e verrà ripresa la remunerazione degli azionisti, mantenendo al contempo flessibilità finanziaria e una solida struttura del capitale.

 

“Il 2024 è stato un anno di grande trasformazione per il nostro Gruppo, segnato dal completamento della cessione di NetCo e dal rafforzamento della nostra posizione nei mercati di riferimento”, ha dichiarato Pietro Labriola, Amministratore Delegato di TIM. “Per il terzo anno consecutivo abbiamo centrato tutti gli obiettivi fissati, trasformando l’azienda in un Gruppo più solido e focalizzato. Proprio oggi abbiamo portato a compimento l’ultimo tassello del piano presentato nel 2022, approvando la vendita di Sparkle al MEF e Retelit.  Anche grazie all’incasso relativo a questa offerta, puntiamo a ripristinare la remunerazione per gli azionisti dal 2026 e prevediamo, per il biennio successivo, un payout pari al 70% della cassa generata. Sul fronte degli obiettivi, il piano prevede una crescita media annua del 3% dei ricavi e tra il 6 e il 7% per i margini, sostenuta dal miglioramento delle attività domestiche e dall’espansione in Brasile. Siamo pronti a consolidare la nostra leadership, investendo sei miliardi di euro in tecnologia e innovazione per continuare a creare valore per tutti i nostri stakeholder”.

 

GUIDANCE 2025-2027

Di seguito i target finanziari del Gruppo TIM (dati organici, esclusi Sparkle e gli effetti del rimborso del canone concessorio 1998):

 

  • Ricavi di Gruppo in crescita di circa il 3% medio annuo nell’arco di piano (CAGR 2024-2027) da 13,7 miliardi di euro pro-forma nel 2024; per TIM Domestic ricavi in crescita tra 2 e 3% medio annuo nel triennio da 9,4 miliardi di euro pro-forma nel 2024. Per il 2025 i ricavi di Gruppo sono attesi in crescita tra 2 e 3% e tra 1 e 2% per TIM Domestic.
  • EBITDA After Lease di Gruppo in crescita tra 6 e 7% medio annuo nell’arco di piano (CAGR 2024-2027) da 3,6 miliardi di euro pro-forma del 2024; per TIM Domestic EBITDA After Lease in crescita tra 5 e 6% medio annuo nel triennio da 1,9 miliardi di euro pro-forma del 2024. Per il 2025 EBITDA organico After Lease di Gruppo in crescita di circa il 7% e tra 5 e 6% per TIM Domestic.
  • Capex di Gruppo pari al 14% circa dei ricavi nel 2025 e in riduzione a circa il 13% nel 2027; per TIM Domestic Capex tra 12 e 13% nel 2025 e in riduzione a circa l’11% nel 2027

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  • Equity Free Cash Flow After Lease pari a circa 0,5 miliardi di euro nel 2025, a circa 0,9 miliardi di euro nel 2026 e a circa 1,1 miliardi di euro nel 2027, per un totale di circa 2,5 miliardi di euro cumulati in arco di piano.
  • Riduzione organica dell’indebitamento di Gruppo, con un rapporto Debito netto After Lease/EBITDA After Lease inferiore a 1,9x nel 2025.

 

Il Gruppo prevede, per il biennio 2026-2027, un indebitamento ancora in calo, con una leva potenziale pari a 1,1x.

TIM potrà cogliere tutte le possibilità garantite dall’evoluzione della propria posizione finanziaria, confermando l’impegno a mantenere, alla fine del 2027, una leva inferiore a 1,7x, che rappresenta un livello ‘best in class’ fra i peers europei.

 

TIM, per gli esercizi 2026 e 2027, punta a remunerare i propri azionisti con un importo pari a circa il 70% dell’Equity Free Cash Flow After Lease generato, al netto dei dividendi per le minoranze di TIM Brasil, per una remunerazione di circa 0,5 miliardi di euro nel 2027 e circa 0,6 miliardi di euro nel 2028. La società punta, inoltre, a riconoscere ai propri azionisti, nel corso del 2026, un’ulteriore remunerazione legata alla vendita di Sparkle e pari a circa il 50% dell’incasso (circa 0,35 miliardi di euro).

La remunerazione degli azionisti sarà soggetta alla disponibilità di riserve distribuibili, all’approvazione del Consiglio di Amministrazione e dell’Assemblea.

 

Per quanto riguarda le singole entities che compongono il Gruppo TIM il piano industriale prevede le seguenti linee strategiche:

 

  • TIM Consumer: proseguirà la stabilizzazione dei ricavi del core business, con un miglioramento del trend di riduzione delle linee e una crescita dell’ARPU e con una maggior convergenza dei clienti fra fisso e mobile. In parallelo accelererà il modello di ‘Customer Platform’, attraverso l’espansione dei servizi attuali, il lancio delle utilities per le piccole e medie imprese nel 2025, da cui sono attesi 200 milioni di ricavi cumulati entro il 2027, e di altri settori ad alto valore aggiunto nel 2026, con una conseguente crescita dei ricavi ‘Beyond Connectivity’, che supereranno il 10% in arco di piano. Gli investimenti sulla rete mobile permetteranno un’accelerazione nello sviluppo del 5G, che fa leva sul più ampio spettro di frequenze e sulla più vasta rete di trasporto dati del Paese, e continuerà la migrazione dei clienti verso l’FTTH.
  • TIM Enterprise: facendo leva sul proprio posizionamento e su vantaggi competitivi unici, continuerà l’accelerazione dei ricavi da servizi guidata da un’ulteriore espansione nel mercato ICT, con un’evoluzione dell’offerta verso servizi a maggior valore aggiunto, amplificata da un posizionamento sui settori chiave per la crescita (Cloud, IoT, Cybersecurity). Il mix di ricavi prevede un contributo stabile in valore assoluto dal business della connettività e una crescita dei ricavi ICT, che supereranno il 70% dei ricavi complessivi. Atteso in crescita a oltre 5 miliardi di euro il valore dei contratti nel 2027. Sul fronte del Cloud, TIM Enterprise continuerà a investire sulla propria rete di Data Center, con una nuova struttura che si aggiungerà alle 16 già esistenti e sarà operativa entro la fine del 2026, e con il potenziamento di altri due Data Center, per un totale di circa 200 milioni di euro di investimenti in arco di piano, che consentiranno di aumentare di oltre il 25% la capacità installata.
  • TIM Brasil: è prevista un’ulteriore crescita dei ricavi, con un tasso superiore a quello dell’inflazione, e un consolidamento della leadership di mercato, anche attraverso l’espansione di mercati verticali chiave e un focus sull’efficienza di costo e la digitalizzazione dei servizi.

 

Il Gruppo investirà in arco di piano circa 6 miliardi di euro, con l’obiettivo di consolidare la propria leadership e la propria offerta distintiva su settori come 5G, Cloud, IoT e intelligenza artificiali.

 

A livello Domestico, il piano prevede inoltre un’estensione del progetto di trasformazione dei costi, con target cumulato di ulteriore riduzione costi e investimenti totali pari a oltre 700 milioni di euro al 2027, legato alla semplificazione e al ridimensionamento delle strutture di costo. Sarà posta una particolare attenzione all’efficienza nel settore Consumer e all’internalizzazione di risorse e competenze nell’area Enterprise, con l’obiettivo di mitigare l’andamento dei costi legato al cambiamento del mix di ricavi.

 

Al centro del piano strategico anche ESG e innovazione, con quattro obiettivi strategici – crescita delle persone, infrastrutture sostenibili, cybersecurity e trasformazione tecnologica – su cui il Gruppo ha identificato target quantitativi che orienteranno l’intera organizzazione.

TIM ribadisce il proprio impegno nel guidare il cambiamento verso la parità di genere (obiettivo di 35,5% di donne manager al 2027, con il mantenimento della piena parità di genere nei Consigli d’Amministrazione delle società del Gruppo).  In generale il piano punta a creare un ambiente di lavoro dinamico, in cui collaborazione, merito e voglia di innovare siano il motore per la crescita. La formazione e il reskilling saranno focalizzati sull’innovazione e, in particolare, sull’adozione dell’AI nei processi organizzativi e sull’acquisizione delle competenze per lo sviluppo crescente di servizi e soluzioni basate su nuove tecnologie.

Gli obiettivi ambientali (100% di energia rinnovabile entro il 2025 e Net zero al 2040) rappresentano per il Gruppo un’opportunità per ottimizzare ulteriormente i consumi energetici e delle altre risorse, per ridurre i costi operativi e minimizzare i rischi legati alle oscillazioni dei prezzi dell’energia e per valorizzare nei contesti competitivi la leadership sull’impatto ambientale coerentemente con la regolamentazione.

La sicurezza informatica rappresenta una priorità strategica, con il rafforzamento del codice di sicurezza, di test automatizzati e di un sistema avanzato per la rilevazione delle anomalie. Forte impulso sulla trasformazione tecnologica con investimenti mirati nel settore ICT, l’adozione del network-to-cloud e l’integrazione dell’AI nei processi operativi e decisionali.

Infine, il Gruppo si prefigge una crescita del 17% all’anno dei servizi innovativi con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la diffusione delle soluzioni ad alto impatto sociale e ambientale, come le applicazioni per le smart-city e per la digitalizzazione della PA, ossia di quei servizi che mettono in atto la transizione digitale italiana.

 

In conclusione, il piano industriale 2025-2027 integra obiettivi di carattere economico-finanziario con target ESG che puntano a un ambiente lavorativo adeguato alla spinta innovativa in atto nel mercato globale, promuovono l’efficienza operativa, stimolano l’innovazione e garantiscono un’efficace gestione e controllo dei rischi.

 

 

 

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