Da domani, domenica 6 aprile, nello stand Coldiretti il racconto visivo con lโIa dei rischi legati alla scomparsa del patrimonio vitivinicolo tra dazi e attacchi.
Vinitaly, Coldiretti: “Con Italia senza vigne, degrado e cemento su area grande quanto il Friuli”
Se i vigneti italiani scomparissero, una superficie grande quasi quanto il Friuli Venezia Giulia rimarrebbe abbandonata al degrado e alla cementificazione, aumentando i rischi di dissesto idrogeologico e facendo venire meno un sostegno fondamentale per lโeconomia dei territori, anche dal punto di vista occupazionale. A lanciare lโallarme, sugli effetti dellโattacco al vino, tra campagne di demonizzazione e guerra dei dazi, รจ la Coldiretti che questโanno porta al Vinitaly il racconto visivo dei pericoli legati alla scomparsa del patrimonio vitivinicolo. Una provocazione voluta per evidenziare lโimportanza di un settore strategico per il nostro Paese, accompagnata da un grande bicchiere di vino dove campeggia la scritta โKeep calm and bevi vino italianoโ in maniera responsabile, come a dire il momento รจ difficile ma con lโaiuto di tutti il nostro vino puรฒ superare anche questo periodo difficile.
Nello stand Coldiretti collocato davanti allโingresso Cangrande, da domani, domenica 6 aprile alle ore 10, si potrร immaginare attraverso delle istantanee generate dallโintelligenza artificiale, cosa accadrebbe ai territori se venissero abbandonati i 681mila ettari coltivati che ormai da secoli rappresentano una componente fondamentale del paesaggio italiano. Accanto alle immagini dei filari che caratterizzano โ spiega Coldiretti โ colline e pianure cโรจ lo stesso scatto generato dallโIa senza, dove strade, fabbriche e palazzine ne hanno preso il posto. La rappresentazione visiva di come immaginare un futuro senza vigneti significa prospettare un disastro ambientale ed economico di proporzioni immani.
La perdita di un simile patrimonio agricolo non si limiterebbe infatti alla scomparsa di una tradizione secolare, ma aprirebbe la strada โ continua Coldiretti โ a fenomeni di degrado del territorio, dissesto idrogeologico e cementificazione incontrollata. Molti vigneti italiani sorgono, infatti, in aree collinari, dove il terreno รจ naturalmente piรน esposto a fenomeni erosivi. La presenza delle viti contribuisce a stabilizzare i suoli, riducendo il rischio di frane e smottamenti.
Senza questi impianti, vaste aree del territorio nazionale potrebbero trovarsi esposte a una maggiore vulnerabilitร ambientale, con conseguenze disastrose per i cittadini che vi vivono. La cementificazione, oltre a stravolgere il paesaggio โ rileva Coldiretti โ e ridurre le aree verdi, avrebbe un impatto negativo anche sul clima e sulla biodiversitร . La perdita di questi terreni agricoli significherebbe inoltre un aumento delle superfici impermeabilizzate, con gravi conseguenze sullโequilibrio idrogeologico del Paese. Oltre agli effetti ambientali, la scomparsa dei vigneti rappresenterebbe un colpo durissimo per lโeconomia italiana con il settore vinicolo che rappresenta un traino fondamentale per lโexport e per il turismo enogastronomico, un comparto in continua crescita che richiama ogni anno milioni di visitatori da tutto il mondo.
Lunedรฌ 7 aprile, la questione sarร al centro degli incontri del presidente di Coldiretti Ettore Prandini e del segretario generale Vincenzo Gesmundo con il Commissario europeo alla Salute Olivรฉr Vรกrhelyi, in programma alle ore 11, e con il Commissario allโAgricoltura Cristophe Hansen, fissato per le 13.45, entrambi nello stand Coldiretti.
Il fatturato del vino italiano โ ricorda Coldiretti โ ammonta a 14,5 miliardi di euro, con 241mila imprese viticole e 1,3 milioni di persone impegnate direttamente nei campi, nelle cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche nelle attivitร collegate. Ma il vino rappresenta anche la prima voce dellโexport tricolore e nel 2024 ha superato il valore record di 8,1 miliardi di euro, in aumento del 6% rispetto allo stesso periodo del 2023 secondo lโanalisi Coldiretti su dati Istat.