Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfoย Ursoย ha presieduto al Ministero un incontro sullaย raffineria di Prioloย cui hanno partecipato il sottosegretario Faustaย Bergamotto, rappresentanti della societร Isab, degli enti locali e delle organizzazioni sindacali di categoria nazionali e territoriali.
Nel corso dellโincontro il ministro ha ripercorso le tappe che hanno portato alla concessione del nulla osta alla vendita della raffineria alla societร cipriota Goi energy e ha tracciato il prossimo percorso di sviluppo del sito. Urso ha ricordato che come prima tappa, lo stabilimento Isab, รจ stato dichiarato di interesse strategico nazionale il 3 febbraio scorso.Eโ stata poi avviata una dettagliata istruttoria per accompagnare la cessione degli impianti sottoponendo questo atto ai poteri della normativa sulย Golden Powerย e chiedendo il rispetto di una serie di prescrizioni. In particolare dovranno essere garantite lโattuale piena capacitร operativa dellโimpianto sia nel flusso di raffinazione sia in quello di produzione di energia elettrica; la continuitร delle forniture, nonchรฉ delle esportazioni, dei prodotti ottenuti dalle lavorazioni e dellโerogazione di energia elettrica, a favore del mercato italiano ed europeo;la disponibilitร di una quantitร di produzione, destinata al mercato italiano, non inferiore a quella risultante dalla media della produzione degli ultimi cinque anni; la continuitร del management e il suo rafforzamento, i livelli occupazionali per i prossimi cinque anni, nonchรฉ il mantenimento della sede legale ed operativa di ISAB in Italia; lโadeguatezza delle risorse finanziarie necessarie per gli investimenti di mantenimento dellโimpianto e gli investimenti necessari allโattuazione del โPiano di transizione verdeโ i cui dettagli operativi saranno contenuti nel piรน ampio piano industriale di medio e lungo periodo, certificato in maniera indipendente da un soggetto terzo; la tracciabilitร e verifica della provenienza delle materie prime e dei semilavorati utilizzati nel ciclo produttivo conformemente alla normativa dellโUnione europea e internazionale applicabile.
Il Mimit, ha sottolineato il ministro, รจ ora al lavoro per dare completaย attuazione alle misureย contenute nel DPCM 3 febbraio 2023 che prevedono per Priolo il bilanciamento tra le esigenze di continuitร dellโattivitร produttiva e di salvaguardia dellโoccupazione, e la tutela della sicurezza sul luogo di lavoro, della salute, dellโambiente.
Priolo rappresenta una delle maggiori raffinerie in Italia e in Europa con una capacitร di lavorazione di circa 350.000 barili di greggio al giorno, pari a un quinto della capacitร di raffinazione italiana, in grado di rifornire il 25 per cento del mercato italiano.Inoltre, oltre a rivestire un ruolo di primaria importanza per ilย settore energeticoย e per tutto il sistema economico nazionale, ha grande rilevanza per il territorio. Nel Polo siracusano di cui รจ parte integrante, operano aziende in cui lavorano complessivamente, tra diretti e indiretti, oltre tremila addetti, compresi i mille di Isab. In unโarea che presenta un altissimo tasso di disoccupazione, il capitale umano del Polo siracusano rappresenta un importante patrimonio del paese da salvaguardare.
ย “Il caso della raffineria di Prioloย โ ha affermato il ministro Urso โย รจ un esempio di come si possono risolvere queste crisi con un ruolo attivo dello Stato e il coinvolgimento di tutti gli attori. Rappresenta quindi anche un modello per affrontare le altre crisi industriali nella convinzione che anche una crisi possa diventare una opportunitร Su Priolo siamo intervenuti da subito con il decreto che lo ha dichiarato sito strategico di interesse nazionale, abbiamo messo messo in campo tutta la forza persuasiva dello Stato e con la golden power indicato con chiarezza la rotta e gli obiettivi da perseguire. Siamo certi che il quadro che si รจ venuto a creare possa ora dare certezze al futuro dellโaziendaโ.
Urso ha poi voluto dedicare questo risultato alleย vittime di Capaciย a 31 anni dalla strage.“Quando ci trovammo ad affrontare questa crisi in pochi avrebbero scommesso su una soluzione positiva, sembrava impossibile. Anche per questo desidero dedicare questa riunione che sancisce la speranza nel futuro produttivo della Sicilia a chi ha posto le premesse del riscatto dell’Isola: ai giudici Falcone e Borsellino e agli uomini della loro scorta, la cui memoria รจ uno sprone per tutti noi”.
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