Redazione Soldi365.com “Lavoro agile, a fine mese stop per 800mila fragili”. Questo il titolo che campeggia nella prima pagina de Il Messaggero.
Smart working al capolinea per 800mila dipendenti fragili
Nelle pagine interne: “Smart working al capolinea per 800mila dipendenti fragili”. A fine settembre lo stop per privato e pubblico. Resterà possibile la stipula di accordi individuali. Improbabile un’altra proroga da parte del governo: mantenere la misura avrebbe un costo troppo elevato. Per chi è impiegato nel privato e ha figli under 14 la modalità agile è in vigore fino al 31 dicembre.
Il lavoro agile per i fragili è all’ultimo giro di boa – si legge sul quotidiano -. Tra un mese o poco meno, ovvero a fine settembre, suonerà la campanella e anche chi soffre di determinate patologie dovrà tornare in ufficio. Il decreto Lavoro ha infatti prorogato dal 30 giugno al 30 settembre il termine per l’accesso allo smart working semplificato da parte dei dipendenti, del pubblico e del privato, considerati fragili. Il conto alla rovescia interessa circa 800 mila persone nel complesso. Tuttavia, questo non significa che dal primo ottobre questa categoria di lavoratori dovrà necessariamente dire addio al lavoro da remoto. Più semplicemente, i fragili, al pari degli altri dipendenti, dovranno stipulare con il dirigente incaricato degli accordi individuali in linea con quanto previsto dal piano di organizzazione del lavoro dell’azienda o dell’amministrazione pubblica in cui prestano servizio.
Nel dettaglio, rientrano nella categoria dei fragili le persone con una marcata compromissione della risposta immunitaria, i pazienti in attesa di un trapianto d’organo, chi ha una patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi o mielosoppressivi o che è a meno di sei mesi dalla sospensione delle cure. Non solo. Vengono ritenuti lavoratori fragili anche quelli che soffrono di tre o più patologie tra cardiopatia ischemica, fibrillazione arteriale, scompenso cardiaco, ictus, diabete mellito, bronco-pneumopatia ostruttiva cronica, epatite cronica e obesità.
