Panoramica sul mondo delle criptovalute sull’edizione odierna de Il Sole 24 Ore. Le voci di entusiasmo nel mondo delle criptovalute si susseguono, nonostante gli anni di scandali e cause legali ancora in corso. La cavalcata del Bitcoin nel 2023 ha contribuito a questo fervore, con un aumento del 153%. Anche l’inizio del 2024 sembrava promettente, con il Bitcoin che rapidamente superava i 47.000 dollari da circa 42.000. Tuttavia, la volatilità ha causato un ritracciamento, stabilizzando il valore tra 42.000 e 43.000 dollari. In questo contesto, la piattaforma di scambio centralizzata Coinbase ha tratto beneficio, registrando un aumento del 350% nel titolo nell’ultimo anno, raggiungendo i 155,6 dollari.
Criptovalute: Bitcoin è in rimonta, ma su Coinbase pesano le accuse della Sec
Sebbene il valore di quotazione fosse di 250 dollari, il recente incremento rappresenta una notevole ripresa. Nonostante alcuni indicatori negativi a lungo termine, come il prezzo di quotazione iniziale e il massimo storico delle azioni, la performance recente è stata positiva.
Nel terzo trimestre del 2023, Coinbase ha registrato un giro d’affari di 674 milioni di dollari, in calo rispetto al trimestre precedente ma in aumento rispetto all’anno precedente. L’Ebitda normalizzato è stato di 181 milioni, in calo dal trimestre precedente ma positivo per il terzo trimestre consecutivo nel 2023. La perdita netta si è ridotta a 2,2 milioni, inferiore sia al trimestre precedente che all’anno precedente. La riduzione dei costi e la ristrutturazione sono state citate come ragioni per l’interesse del mercato nonostante le controversie sulla diversificazione dei ricavi, con alcuni esperti che la vedono positivamente mentre altri la criticano.
Coinbase è alle prese da tempo con problematiche legali con la Securities and Exchange Commission statunitense (Sec). La contesa tra la società e il presidente della commissione Gensler ha radici nel primo caso di cripto insider trading denunciato dall’autorità il 21 luglio 2021. Nonostante Coinbase non fosse coinvolta nell’indagine, la SEC ha designato alcuni token come “securities,” creando conflitti considerando che, senza supervisione SEC, Coinbase non può emettere “securities”. Le contestazioni sono aumentate con Gensler che accusa l’exchange di varie irregolarità, tra cui l’intreccio di attività senza autorizzazione. Coinbase respinge le accuse, sostenendo che la SEC è al di fuori della sua giurisdizione e che le azioni sono state precedentemente approvate durante l’IPO. La SEC ha continuato le contestazioni, e Coinbase ha chiesto a una corte federale di archiviare la causa. L’esito è incerto, ma l’intera vicenda potrebbe influenzare il valore di Coinbase in Borsa, collegando le quotazioni di criptovalute all’andamento dell’azienda, e altri fattori sono in gioco, impattando gli investitori.