venerdรฌ 5 Luglio 2024

il Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, รจ intervenuto stamattina alla conferenza internazionale ‘Ten Years with the Euro’, organizzata dalla Commissione Europea e dalla banca centrale lettone (Latvijas Banka)ย per celebrare il decimo anniversario dell’adozione dell’euro in Lettonia.ย  Le sue parole:

Banca d’Italia, Panetta: “L’euro รจ una difesa collettiva contro tensioni geopolitiche. Ue deve emettere bond sovrani comuni”

 

Sono lieto di partecipare a questa conferenza sul ruolo dellโ€™euro nel decimo anniversario della sua adozione in Lettonia. Ma ci sono anche altre importanti ricorrenze da celebrare: venticinque anni fa nasceva lโ€™euro, nel gennaio del 1999, e alla fine di quello stesso anno venivano avviati i negoziati per lโ€™adesione della Lettonia allโ€™Unione europea (UE).

Ciascuno di questi eventi rappresenta una tappa nel lungo processo di integrazione europea avviato nel dopoguerra. Lโ€™Unione economica e monetaria (UEM) รจ uno degli elementi piรน ambiziosi di questo progetto: lโ€™euro rappresenta un importante risultato del percorso tuttora in atto e, al tempo stesso, un potente simbolo di successo.

Dato il ruolo che svolgo, e considerata la mia formazione, potreste aspettarvi che io oggi analizzi il ruolo internazionale dellโ€™euro da una prospettiva puramente monetaria. Ma non รจ quello che farรฒ.

La finanza รจ uno strumento al servizio del benessere collettivo, e lโ€™euro non fa eccezione: gli obiettivi e le implicazioni della moneta unica vanno ben oltre la sfera monetaria. Il successo dellโ€™euro come valuta di riserva internazionale influenza il ruolo dellโ€™Europa nel panorama economico e finanziario mondiale; incide sulla nostra collocazione geopolitica, sulla nostra autonomia strategica. Si tratta di questioni che non vanno sottostimate, soprattutto nellโ€™attuale contesto internazionale.

Nel mio intervento odierno analizzerรฒ tre temi principali. Esaminerรฒ innanzi tutto perchรฉ il ruolo internazionale dellโ€™euro รจ per noi cosรฌ importante. Illustrerรฒ poi come tale ruolo sia mutato nel tempo. Discuterรฒ infine cosa possiamo fare per rafforzarlo.

Perchรฉ ci dovremmo preoccupare del ruolo internazionale dellโ€™euro? Prima del febbraio del 2022 molti avrebbero risposto a questa domanda con argomenti puramente economici.

Per un paese, emettere una moneta ampiamente utilizzata a livello internazionale comporta sia vantaggi sia rischi. Si tratta di fattori cruciali per una banca centrale nel suo ruolo di garante della stabilitร  monetaria e finanziaria. Vediamoli brevemente.

Prima della crisi finanziaria globale i vantaggi erano generalmente ricondotti a tre elementi: il signoraggio di cui beneficia la banca centrale, e quindi in ultima analisi i contribuenti del paese che emette la valuta di riserva; i minori costi di transazione e di copertura dai rischi per gli investitori che utilizzano la valuta; infine il cosiddetto โ€œprivilegio esorbitanteโ€, secondo il quale โ€“ in presenza di una forte domanda di titoli privi di rischio โ€“ il paese emittente puรฒ finanziarsi a costi minori rispetto alle altre economie, ottenendo di conseguenza un rendimento piรน elevato sulle proprie attivitร  nette sullโ€™estero. I principali rischi erano invece associati alla maggiore volatilitร  degli aggregati monetari e dei flussi di capitali internazionali in relazione a variazioni esogene della domanda e della propensione al rischio da parte degli investitori.

La crisi finanziaria globale ha in parte modificato queste valutazioni. Da un lato, รจ divenuto evidente che il โ€œprivilegio esorbitanteโ€ puรฒ divenire un โ€œonere esorbitanteโ€ quando insorgono tensioni internazionali e lโ€™economia dominante si ritrova, suo malgrado, a fungere da banca globale e a subire un brusco apprezzamento della propria valuta. Dallโ€™altro lato, una valuta di riserva internazionale attenua gli effetti che gli shock al tasso di cambio generano sullโ€™inflazione interna, rendendo la volatilitร  del cambio meno preoccupante. Inoltre, in un mondo integrato dal punto di vista finanziario essa puรฒ rafforzare la trasmissione della politica monetaria, generando esternalitร  ed effetti di retroazione positivi.

Nel complesso, si ritiene che i vantaggi macroeconomici derivanti dallโ€™emissione di una valuta di riserva superino ampiamente i rischi. Le stime ricavate dai dati statunitensi sono indicative a tale riguardo.

Studi recenti mostrano che nei decenni passati il Tesoro statunitense ha emesso obbligazioni a lungo termine a un tasso inferiore โ€“ in misura compresa nel tempo tra 30 e 70 punti base โ€“ rispetto a titoli con analoghe caratteristiche emessi da operatori privati. Ciรฒ ha generato ricavi da signoraggio dello stesso ordine di grandezza di quelli ottenuti sulla emissione di moneta da parte della banca centrale degli Stati Uniti. Con riferimento allโ€™area dellโ€™euro, assumendo che il minor costo di emissione sia 50 punti base, il reddito da signoraggio รจ stimabile in circa 0,5 punti percentuali del prodotto interno lordo ogni anno. Questi numeri hanno una valenza puramente indicativa, ma ciรฒ nonostante possono offrire unโ€™idea dellโ€™ordine di grandezza dei guadagni potenziali9.

Ma la recente aggressione dellโ€™Ucraina da parte della Russia ci ha ricordato che i vantaggi pecuniari costituiscono solo una parte della storia, e che lโ€™altra parte, assai rilevante, riguarda piรน la politica che lโ€™economia monetaria. In un mondo attraversato da forti incertezze di natura politica, un paese che emette una valuta internazionale โ€“ che non ha quindi bisogno di ricorrere ad altre valute per effettuare pagamenti e operazioni finanziarie โ€“ รจ meno esposto alle pressioni di carattere finanziario provenienti da altre nazioni, incluse quelle ostili.

Una valuta internazionale costituisce un fondamentale pilastro dellโ€™autonomia strategica del paese emittente. Essa รจ assimilabile a una polizza assicurativa, apparentemente inutile in condizioni normali ma estremamente preziosa quando emergono tensioni internazionali. La sua valenza strategica appare oggi con chiarezza agli occhi di tutti i cittadini europei.

I paesi che emettono una valuta internazionale possono far leva sul proprio potere finanziario per incidere sugli sviluppi geopolitici a livello globale. Tale potere va tuttavia utilizzato con saggezza, in quanto i rapporti internazionali sono parte di un โ€œgioco ripetutoโ€: lโ€™utilizzo di una valuta a moโ€™ di arma potrebbe ridurne lโ€™attrattivitร  e stimolare lโ€™uso di monete alternative.

Il caso della valuta cinese renminbi รจ particolarmente significativo. Le autoritร  cinesi stanno apertamente promuovendo il ruolo della loro moneta in ambito internazionale, incoraggiandone lโ€™impiego da parte di altre nazioni, incluse quelle destinatarie di sanzioni da parte dalla comunitร  internazionale in seguito allโ€™invasione dellโ€™Ucraina. La maggior parte delle esportazioni cinesi in Russia, cosรฌ come gran parte delle forniture di petrolio russo alla Cina, sono oggi fatturate in renminbi. Inoltre, nellโ€™ultimo triennio รจ raddoppiata la quota degli scambi commerciali mondiali regolata in renminbi. Per effetto di questi andamenti, alla fine del 2023 il renminbi รจ divenuto la seconda valuta piรน utilizzata al mondo per le transazioni commerciali internazionali, scavalcando lโ€™euro, e la quarta valuta piรน usata nei pagamenti su scala mondiale, superando lo yen.

La crescente frammentazione politica che osserviamo a livello mondiale non sembra sinora aver dato luogo a una sistematica frammentazione anche dal punto di vista valutario. Ma non possiamo escludere lโ€™eventualitร  che negli anni a venire la politica influenzi in misura crescente la configurazione del sistema finanziario internazionale. E viceversa.

2. Lโ€™evoluzione dellโ€™euro dalla sua introduzione

Quale รจ stato il percorso compiuto dallโ€™euro nei suoi primi venticinque anni di vita?

Tra il 1999 e il 2022 la quota dei portafogli internazionali denominata in euro ha oscillato fra il 17 e il 25 per cento. Il ruolo dominante del dollaro statunitense non รจ stato scalfito. Ad esempio, attualmente sono denominate in euro il 20 per cento delle riserve valutarie a livello mondiale, a fronte di una quota del dollaro superiore di circa tre volte.

Considerate le dimensioni delle economie sottostanti, lโ€™euro sembra essere caratterizzato da un potenziale tuttora inespresso, dato che lโ€™economia degli Stati Uniti e quella dellโ€™area dellโ€™euro hanno allโ€™incirca la stessa dimensione .

Un esame dei dati aiuta a capire perchรฉ lโ€™euro non ha guadagnato terreno sui mercati internazionali.

Il peso dellโ€™euro a livello globale ha registrato un calo significativo durante la crisi finanziaria e la crisi del debito sovrano, fra il 2009 e il 2015, quando lโ€™area dellโ€™euro รจ stata colpita da shock asimmetrici affrontati con misure inadeguate. In quella fase le politiche di bilancio sostennero lโ€™economia per un periodo limitato, per poi orientarsi verso un consolidamento fiscale prociclico attuato mediante interventi non coordinati tra i diversi paesi membri e nel complesso incoerenti con le politiche di bilancio che sarebbero state necessarie per lโ€™economia europea. Il risultato fu unโ€™inutile frammentazione dellโ€™Europa, che finรฌ divisa tra un โ€œnucleo centraleโ€ e una โ€œperiferiaโ€, generando profonde divergenze economiche, sociali e politiche. Emerse il timore che lโ€™area dellโ€™euro potesse disgregarsi sotto tali pressioni; come era facile prevedere, le politiche procicliche e i messaggi contrastanti delle diverse autoritร  non bastarono a rassicurare gli investitori.

Fu il whatever it takes del Presidente Mario Draghi che invertรฌ la tendenza nei mercati finanziari, rendendo chiaro a tutti che lโ€™euro avrebbe superato quelle tensioni.

Guardiamo ora ai giorni nostri.

Fra il 2020 e il 2022 lโ€™Europa รจ stata colpita da una serie di shock ampi e persistenti. La pandemia e lโ€™invasione dellโ€™Ucraina hanno compresso sia la domanda sia lโ€™offerta di beni e servizi e sollevato incertezze per molti aspetti maggiori di quelle registrate dieci anni prima, durante la precedente crisi. Questi eventi hanno frenato lโ€™attivitร  produttiva e gli scambi commerciali.

Gli shock hanno perรฒ colpito un sistema istituzionale europeo dotato di strumenti di intervento piรน efficaci rispetto al passato. Essi sono stati inoltre contrastati con interventi risoluti e coordinati a livello sia europeo sia nazionale. Anche per questi motivi, gli shock non hanno avuto alcun impatto sul ruolo internazionale dellโ€™euro, che negli anni piรน recenti ha mantenuto le proprie posizioni e in alcuni ambiti di mercato si รจ persino rafforzato.

Trarre conclusioni di carattere generale da eventi sporadici puรฒ essere avventato. Ma รจ evidente che in questi diversi episodi di crisi hanno svolto un ruolo cruciale sia la natura degli shock, sia le risposte fornite dalle autoritร  monetarie e fiscali.

Lโ€™area dellโ€™euro รจ vulnerabile agli shock che frammentano lโ€™economia e i mercati finanziari europei lungo i confini nazionali, soprattutto quando difficoltร  di coordinamento intralciano o addirittura impediscono una risposta efficace di politica economica. Lโ€™Europa รจ perรฒ perfettamente in grado di resistere a shock, anche profondi, se resta unita e reagisce in tempi rapidi, con interventi decisi e politiche appropriate.

Se รจ vero, come affermato da Jean Monnet, che lโ€™Europa ยซsarร  forgiata nelle crisiยป, รจ altresรฌ vero che non tutte le crisi e non tutte le risposte sono uguali.

3. Rafforzare il ruolo internazionale dellโ€™euro

Come possiamo quindi rafforzare il ruolo internazionale dellโ€™euro? La creazione di una valuta internazionale รจ un fenomeno complesso, che richiede diversi ingredienti. La dimensione dellโ€™economia reale รจ certamente un elemento essenziale, ma non sufficiente.

Il successo di una valuta richiede almeno altri tre fattori.

3.1 Unโ€™adeguata combinazione di politiche macroeconomiche

Il primo ingrediente, il piรน ovvio, รจ la stabilitร  macroeconomica.

Gli investitori stranieri che investono in attivitร  denominate in euro stanno a tutti gli effetti investendo sulla nostra economia e si aspettano un โ€œdividendoโ€ in termini di crescita economica e bassi tassi di inflazione.

Il modo per garantire tale dividendo รจ quello di attuare politiche macroeconomiche credibili, efficaci e anticicliche. Anche un paese strutturalmente solido faticherebbe a mantenere un ruolo primario a livello internazionale se passasse da una recessione allโ€™altra, o se registrasse in modo ricorrente periodi di alta inflazione o di deflazione.

รˆ necessario combinare le diverse politiche macroeconomiche in maniera appropriata. La fase della cosiddetta โ€œGrande Moderazioneโ€ รจ un ricordo lontano, e in futuro lโ€™Europa si troverร  inevitabilmente ad affrontare altre tensioni che richiederanno risposte congiunte delle politiche monetarie e di bilancio a livello europeo. La pandemia ci ha indicato come reagire a situazioni di questo tipo. La crisi dei debiti sovrani ci ha invece mostrato il modello da non seguire.

3.2 Il mercato dei capitali europeo

Il secondo requisito fondamentale รจ che in Europa i risparmiatori e i debitori possano interagire agevolmente. Al fine di trattenere il risparmio domestico e attrarre capitali internazionali, lโ€™Europa ha bisogno di mercati di capitali efficienti, liquidi e integrati. รˆ questa lโ€™idea alla base sia del progetto di Unione dei mercati dei capitali (UMC) lanciato dalla Commissione europea nel 2015, sia del Piano dโ€™azione varato dalla stessa Commissione nel 2020.

La UMC favorirebbe la diversificazione delle fonti di finanziamento delle imprese europee, stimolerebbe la condivisione dei rischi allโ€™interno del settore privato e amplierebbe le opportunitร  di investimento per i risparmiatori sia domestici sia internazionali.

Nel complesso, i mercati dei capitali europei rimangono perรฒ poco sviluppati rispetto a quelli di altre maggiori economie avanzate. Nonostante gli sforzi di armonizzazione delle norme e di integrazione dei mercati nazionali attraverso lโ€™attuazione della legislazione europea, i progressi verso un unico mercato dei capitali europeo sono limitati.

Negli ultimi venticinque anni in Europa il grado di integrazione finanziaria ha registrato una dinamica simile a quella del ruolo internazionale dellโ€™euro. Dopo una progressiva crescita nei primi anni duemila, lโ€™integrazione รจ scesa al suo valore minimo durante la crisi del debito sovrano. La tendenza positiva รจ poi ripresa nel 2012, a seguito degli annunci riguardanti la creazione dellโ€™Unione bancaria e le operazioni monetarie definitive (OMT) della BCE. Con lโ€™eccezione di un rallentamento temporaneo nel 2020, lโ€™integrazione ha mantenuto il proprio slancio durante la pandemia.

La sincronia tra lโ€™andamento dellโ€™integrazione finanziaria e quello del ruolo internazionale dellโ€™euro non รจ casuale: essa indica che lโ€™euro puรฒ svolgere un ruolo maggiore nel mercato globale in presenza di una piรน stretta integrazione finanziaria allโ€™interno della UEM.

I dati mostrano inoltre che il grado di integrazione finanziaria in Europa รจ oggi analogo a quello degli anni 2003-04. Si tratta di un risultato certamente inferiore alle aspirazioni iniziali della Commissione europea.

Come possiamo uscire da questo stallo? Non intendo passare in rassegna lโ€™evoluzione della UMC. Voglio perรฒ sottolineare due problemi di fondamentale importanza per il suo sviluppo e quindi per il ruolo internazionale dellโ€™euro.

Il primo riguarda la mancanza di un titolo sovrano privo di rischio emesso a livello europeo.

La disponibilitร  di un titolo comune europeo privo di rischio รจ necessaria per lo sviluppo delle principali attivitร  finanziarie. Essa faciliterebbe la determinazione del prezzo di prodotti finanziari rischiosi, quali le obbligazioni societarie e i derivati, stimolandone lโ€™espansione; renderebbe disponibile una forma di collaterale utilizzabile in ogni paese e in tutti i segmenti di mercato, da impiegare come garanzia nelle attivitร  delle controparti centrali e negli scambi interbancari di liquiditร , anche su base transfrontaliera; agevolerebbe la diversificazione delle esposizioni degli intermediari sia bancari sia non bancari; costituirebbe la base delle riserve internazionali in euro detenute dalle banche centrali estere.

Lโ€™elenco potrebbe continuare, indicando che la scarsa disponibilitร  di titoli privi di rischio denominati in euro rappresenta il vincolo piรน importante allo sviluppo della UMC e quindi al rafforzamento del ruolo internazionale dellโ€™euro.

Le obbligazioni emesse nellโ€™ambito del programma Next Generation EU sono un primo, positivo passo in questa direzione. Ma emissioni episodiche non bastano per determinare un punto di svolta: per facilitare lo sviluppo della UMC e rafforzare il ruolo internazionale dellโ€™euro abbiamo bisogno di unโ€™offerta stabile e regolare di titoli europei privi di rischio.

Il secondo problema รจ lโ€™incompletezza dellโ€™Unione bancaria europea.

Lโ€™istituzione del Meccanismo di vigilanza unico e quella del Meccanismo di risoluzione unico in risposta alla crisi finanziaria hanno rappresentato un importante cambiamento in questa direzione, ma si sono rivelate insufficienti a creare un mercato bancario unico.

Il settore bancario europeo si conferma frammentato lungo linee nazionali: nel 2021 le banche possedevano attivitร  domestiche per un ammontare quattro volte superiore a quello delle attivitร  che esse detenevano nei confronti di altri paesi dellโ€™area dellโ€™euro.

Dato il ruolo fondamentale delle banche in tutti i principali mercati dei capitali, ciรฒ ostacola la creazione di unโ€™autentica UMC. Le banche svolgono ovunque un ruolo primario in importanti segmenti quali la gestione del risparmio, la sottoscrizione di obbligazioni, le quotazioni in borsa, la consulenza finanziaria. Esse hanno di norma un ruolo essenziale nei mercati sia azionari sia a reddito fisso, spesso fornendo servizi di market making.

รˆ pertanto difficile immaginare una UMC pienamente funzionante se le banche non sono in grado di operare liberamente in tutta lโ€™area dellโ€™euro.

Miglioramenti su questi fronti sono oggi piรน importanti che mai. Nei prossimi anni lโ€™Europa si troverร  a operare in un contesto politico internazionale piรน complicato rispetto al passato. Essa dovrร  allo stesso tempo realizzare obiettivi ambiziosi in ambiti quali la difesa, la transizione digitale e la lotta ai cambiamenti climatici. Come ho sostenuto in altre occasioni, una vera e propria UMC aumenterebbe notevolmente le probabilitร  di successo.

3.3 I sistemi di pagamento e le infrastrutture di mercato

Il terzo elemento essenziale per rafforzare il ruolo internazionale dellโ€™euro รจ la disponibilitร  di infrastrutture di pagamento e di mercato allโ€™avanguardia tecnologica. Si tratta di una componente indispensabile per il funzionamento del sistema finanziario.

La digitalizzazione รจ senza dubbio la sfida che definisce la nostra epoca. Ha avviato trasformazioni profonde, che giร  oggi stanno determinando effetti assai ampi sulla nostra societร . I pagamenti non fanno eccezione: la domanda di servizi di pagamento digitali รจ cresciuta notevolmente in tutto il mondo, soprattutto a seguito della pandemia.

In un tale contesto la moneta digitale di banca centrale (central bank digital currency, CBDC) puรฒ rivestire un ruolo importante. La buona notizia รจ che per molti aspetti lโ€™Europa รจ allโ€™avanguardia in questo settore.

Immagino che molti tra i presenti conoscano lโ€™euro digitale, la moneta digitale di banca centrale al dettaglio attualmente allo studio dellโ€™Eurosistema. Oltre a semplificare la vita dei cittadini europei, lโ€™euro digitale offrirebbe opportunitร  a livello internazionale qualora fosse reso disponibile al di fuori dellโ€™area dellโ€™euro o impiegato per pagamenti in valuta.

Un discorso analogo vale per la moneta digitale di banca centrale allโ€™ingrosso che, a differenza della versione al dettaglio, in Europa esiste giร . Da decenni nellโ€™area dellโ€™euro opera con successo TARGET, lโ€™infrastruttura gestita dallโ€™Eurosistema che consente alle banche di effettuare sotto forma digitale transazioni finanziarie denominate in euro e regolate con moneta di banca centrale. Lโ€™Eurosistema sta ora studiando nuove soluzioni basate sulla tecnologia a registri distribuiti (distributed ledger technology, DLT) e la modalitร  per garantire lโ€™interazione tra la DLT e lโ€™infrastruttura TARGET esistente.

Ma non si sta lavorando unicamente alla realizzazione della moneta digitale di banca centrale. Le iniziative attualmente in corso al fine di modernizzare e potenziare le infrastrutture di mercato nella UE includono, ad esempio: il progetto finalizzato a collegare lโ€™infrastruttura TIPS (TARGET Instant Payment Settlement, il meccanismo dellโ€™area dellโ€™euro per il regolamento dei pagamenti istantanei) con i sistemi di pagamento di altri paesi; lo sviluppo dello Eurosystem Collateral Management System; lโ€™adozione del nuovo regolamento europeo sui mercati delle criptoattivitร  (Markets in Crypto-Assets Regulation, MiCAR), che fornirร  una cornice normativa allโ€™ecosistema

di questi strumenti; lโ€™introduzione della strategia dellโ€™Eurosistema per la resilienza cibernetica delle infrastrutture dei mercati finanziari; la revisione del regolamento sulle infrastrutture del mercato dei capitali europeo (European Market Infrastructure Regulation, EMIR), al fine di arricchire lโ€™offerta di servizi di compensazione da parte di operatori europei e di ridurre la dipendenza dalle controparti centrali di paesi terzi.

Oltre a rafforzare il ruolo internazionale dellโ€™euro, queste iniziative daranno una spinta decisiva ai pagamenti transfrontalieri, oggi costosi, lenti e poco inclusivi.

4. Conclusioni

Per concludere, vorrei lasciare da parte le questioni tecniche e tornare alla visione di insieme.

Lโ€™ascesa e il declino delle valute globali sono spesso considerate fasi di cambiamenti strutturali che avvengono nel tempo in modo lento, ordinato. La storia ci dice perรฒ che non รจ cosรฌ.

Nel secolo scorso il dollaro soppiantรฒ la sterlina come principale valuta di fatturazione degli scambi commerciali internazionali allโ€™indomani della prima guerra mondiale, eguagliando la valuta inglese intorno al 1929 anche nelle emissioni globali di obbligazioni. La sua ascesa si interruppe con la Grande Depressione, e le due valute convissero fino agli anni cinquanta al vertice di un sistema monetario bipolare.

Il successo โ€“ o la crisi โ€“ di una valuta internazionale รจ quindi un fenomeno complesso, discontinuo, non lineare e meno prevedibile di quanto si creda.

Il ruolo internazionale dellโ€™euro non puรฒ pertanto essere considerato un fenomeno irreversibile. Nei prossimi decenni la moneta unica potrebbe mantenere il suo ruolo attuale, finire relegata ai margini del sistema monetario mondiale o assumere un rilievo globale ancora maggiore.

Per preservare e accrescere il ruolo internazionale dellโ€™euro dobbiamo dotarci di strumenti di intervento in grado di garantire stabilitร  macroeconomica, di un mercato dei capitali

efficiente e integrato a livello europeo, di infrastrutture di pagamento e di mercato allโ€™avanguardia tecnologica. Si tratta di elementi che ci consentirebbero di mettere a frutto i risultati sin qui conseguiti, rafforzando lโ€™integrazione europea e avvicinando la UEM a una vera e propria unione monetaria, fiscale e infine politica.

Un tale progetto puรฒ apparire di difficile attuazione, ma รจ quello che i cittadini europei si aspettano dalle loro istituzioni: il ruolo internazionale dellโ€™euro offre lโ€™occasione per dimostrare di essere allโ€™altezza della sfida.

La posta in gioco รจ molto alta: lโ€™euro costituisce il fondamento dellโ€™Unione economica e monetaria. Questโ€™ultima, a sua volta, rappresenta ben piรน di un mero accordo economico e finanziario. Essa simboleggia la determinazione con cui i paesi membri percorrono il cammino verso lโ€™unificazione europea.

In una fase di tensioni geopolitiche, la UEM rappresenta altresรฌ una sorta di clausola di difesa collettiva: ogni attacco rivolto a un suo membro colpisce la moneta unica, un elemento essenziale della nostra sovranitร  condivisa, ed equivale a un attacco a tutta lโ€™Unione.

La UEM รจ lo strumento che generazioni di europei hanno costruito insieme per ottenere pace, libertร  e prosperitร . Incarna il desiderio di progredire e lavorare insieme sulla scena mondiale. Sono questi i motivi per cui merita il nostro sostegno incondizionato.

 

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