La Banca del Giappone (BoJ) ha deciso di confermare il tasso di interesse di riferimento allo 0,50%, rispettando cosรฌ le anticipazioni degli esperti di mercato. Contestualmente, l’istituto centrale nipponico ha rivisto al ribasso le prospettive di espansione economica, in un contesto caratterizzato dalle crescenti incertezze sul commercio internazionale, amplificate dall’introduzione delle nuove barriere tariffarie statunitensi e dalle conseguenti complicazioni sugli scambi globali.
Bank of Japan mantiene i tassi fermi e taglia le previsioni di crescita
Il verdetto รจ stato comunicato al termine del consueto meeting di politica monetaria durato due giorni e presieduto dal governatore Kazuo Ueda. Nel rapporto trimestrale che accompagna la decisione, la Banca centrale ha significativamente ridimensionato le previsioni di crescita del prodotto interno lordo per l’anno fiscale corrente, portandole allo 0,5% rispetto all’1,1% indicato precedentemente. Analoga riduzione รจ stata applicata alle stime per il 2026, ora fissate allo 0,7% a fronte del precedente 1%.
Il percorso di normalizzazione monetaria della BoJ, iniziato a marzo dello scorso anno con il primo rialzo dei tassi dopo sedici anni (che ha segnato la fine dell’era dei tassi negativi), proseguito con l’incremento allo 0,25% in luglio e culminato con un ulteriore aggiustamento all’inizio del 2025, potrebbe ora subire un rallentamento. Secondo gli osservatori del mercato, infatti, il ritorno a una politica monetaria convenzionale richiederร probabilmente tempistiche piรน estese rispetto a quanto inizialmente preventivato.
L’autoritร monetaria giapponese ha aggiornato le proprie stime sull’andamento dei prezzi nel suo ultimo documento di analisi trimestrale. Secondo il rapporto appena pubblicato, la Banca del Giappone prevede che il tasso di inflazione si attesterร al 2,2% nell’anno fiscale che si concluderร a marzo 2026, un valore inferiore rispetto al 2,4% che era stato pronosticato nel precedente rapporto di gennaio.
Nonostante questa revisione al ribasso, vale la pena sottolineare che l’inflazione nipponica continua a mantenersi al di sopra della soglia obiettivo del 2% stabilita dall’istituto centrale. Questa tendenza rappresenta un fenomeno rilevante, poichรฉ si protrae ormai da tre anni consecutivi,