Per la prima volta dal 2020, la Banca Centrale di Israele ha ridotto i tassi d’interesse con l’obiettivo di sostenere l’economia e mandare un segnale di fiducia ai mercati. Il tasso di riferimento è sceso dal 4,75% al 4,5%, terminando un periodo di stabilità iniziato a luglio. Una mossa che è stata anticipata da una maggioranza di analisti in un sondaggio di Bloomberg.
La Banca d’Israele taglia i tassi al 4,5%
Ora i mercati scommettono su una possibile ulteriore riduzione al 3,4% entro la fine del 2024. La decisione della Banca riflette un cambio di priorità verso il sostegno economico, come spiegato dal governatore Amir Yaron.
Tuttavia, persistono rischi significativi legati alla situazione geopolitica. Il governatore esprime preoccupazione per le possibili ripercussioni sul bilancio governativo e l’aumento del debito.
Il deficit di bilancio è previsto al 4% del PIL nel 2023, ma è destinato a toccare il 5,7% entro l’anno. La Banca Centrale prevede che il rapporto debito/PIL raggiungerà il 66% nel 2024-2025, prima di una graduale riduzione al 63% nel 2030.
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