Dopo un lungo percorso di due anni di ponderazioni e esperimenti, e con ulteriori anni dedicati a tradurlo in realtà, l’euro digitale desiderato dalla Banca centrale europea si prepara a vedere la luce.
La rivoluzione dell’euro digitale contro criptovalute e Big Tech. Domani approfondimento su Affari&Finanza
Questa nuova forma di valuta digitale rappresenterà un’opportunità sofisticata e sicura di pagamento per una vasta platea di 300 milioni di cittadini, che si distinguerà nettamente dalle criptovalute. Questo argomento sarà al centro dei servizi principali in copertina di Affari&Finanza, nel prossimo numero in edicola con Repubblica.
Tuttavia, oltre alle opportunità che si prospettano, ci saranno inevitabilmente delle conseguenze per il sistema bancario, tra cui una prevista riduzione degli utili, stimata da Mediobanca in un range che va dal 5% al 20%.
Il numero del settimanale racconterà anche la rapida espansione dell’impero fondato dal “Comandante Aponte”, recentemente entrato in possesso di Italo, con l’obiettivo di consolidare il proprio primato nel settore dei trasporti, sia per merci che per persone, in tutte le sue sfaccettature. Tuttavia, questa gigantesca realtà è ancora caratterizzata da zone di opacità, sia nei bilanci che nella struttura societaria, suscitando interrogativi tra gli investitori e i risparmiatori.
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