Thursday 21 November 2024

Tra il 2019 e il 2023 le bollette dellโ€™energia elettrica sono rincarate del 108 per cento e quelle del gas del 72,1 per cento. Le altre voci tariffarie prese in esame in questo report – come le forniture dellโ€™acqua (+13,2 per cento), i servizi postali (+8,6 per cento), il trasporto urbano (+6,3 per cento), il trasporto ferroviario (+4,5 per cento), i taxi (+3,9 per cento), i rifiuti (+3,5 per cento) e i pedaggi autostradali (+3,3 per cento), – hanno subito anchโ€™esse degli incrementi, ma molto inferiori allโ€™aumento del costo della vita che in questi quattro anni eฬ€ stato del 16,3 per cento. Lโ€™unica voce ad aver registrato una contrazione di costo sono stati i servizi telefonici che nel quadriennio analizzato eฬ€ stata pari allo 0,8 per cento.

Cgia: tariffe delle utenze costano 2.900 euro anno alle famiglie. Tra il 2019 e il 2023 bollette luce raddoppiate

Insomma, dopo la fiammata dei prezzi subita in particolare tra la fine del 2021 e la primavera del 2023, a causa della ripartenza post Covid e degli effetti provocati dalla guerra tra Russia e Ucraina, la situazione sta rientrando, anche se rispetto al periodo pre pandemico la spesa per le bollette di luce e gas ha subito una vera e propria impennata.

In valore assoluto, le tariffe monitorate in questo studio hanno un costo medio per le famiglie italiane pari a poco piuฬ€ di 2.900 euro allโ€™anno, un importo che corrisponde al 12 per cento dellโ€™intera spesa famigliare annua.

A dirlo eฬ€ lโ€™Ufficio studi della CGIA.

Nellโ€™ultimo anno, invece, la situazione si eฬ€ capovolta. Tra il primo semestre 2024 e lo stesso periodo del 2023 il costo delle bollette della luce (-34,2 per cento) e del gas (-19,6 per cento) eฬ€ โ€œprecipitatoโ€, mentre quasi tutte le altre tariffe hanno registrato un deciso aumento, soprattutto se confrontato con lโ€™andamento dellโ€™inflazione che nel primo semestre del 2024 eฬ€ salito solo dello 0,9 per cento. Infatti, il trasporto ferroviario eฬ€ cresciuto del 7,5 per cento, le bollette dellโ€™acqua del +7 per cento, i servizi postali del +4,9 per cento, il trasporto urbano del +4,3 per cento, i taxi del +2,6 per cento, i rifiuti del +1,7 per cento, i pedaggi e i parchimetri del +2,1 per cento e i servizi telefonici del +0,5 per cento.

Dichiara il Segretario della CGIA, Renato Mason:

โ€œNellโ€™ultimo anno le bollette di luce e gas hanno subito una drastica riduzione. Questo eฬ€ molto positivo, tuttavia la crisi energetica che abbiamo subito nel 2022 e nel 2023 ha lasciato il segno in particolare ad artigiani e commercianti. I titolari di queste attivitaฬ€, infatti, i rincari li hanno pagati due volte. La prima per lโ€™utenza domestica, la seconda per illuminare, riscaldare/rinfrescare botteghe e negozi. Le cose invece sono andate diversamente per le grandi societaฬ€ energetiche che, chiamate a restituire una parte degli extraprofitti realizzati in questi anni di crisi, dovevano versare oltre 13 miliardi di contributo di solidarietaฬ€, ma a consuntivo hanno pagato meno della metaฬ€โ€.

โ€ข Dal contributo di solidarietaฬ€ sugli extraprofitti, la Meloni ha incassato molto piuฬ€ di Draghi

A fronte della crisi energetica verificatasi in particolare tra la fine del 2021 e la prima parte del 2023, si stima che il rincaro dei prezzi delle materie prime abbia consentito alle maggiori societaฬ€ di questo settore presenti nel nostro Paese di totalizzare 70 miliardi di euro di extraprofitti che, in massima parte, sono stati โ€œprelevatiโ€ dai portafogli delle famiglie e delle imprese. Con una finalitaฬ€ strettamente redistributiva, nel 2022 il Governo Draghi ha introdotto un prelievo straordinario su queste big dellโ€™energia che, in termini di cassa, ha garantito in quellโ€™anno un gettito di 2,76 miliardi e nel 2023 di 82 milioni di euro. Complessivamente, la misura voluta dallโ€™allora premier Draghi ha portato nelle casse pubbliche 2,84 miliardi di euro, a fronte, peroฬ€, di 10,8 miliardi previsti. Per contro, il contributo di solidarietaฬ€ a carico delle grandi imprese energetiche approvato dal Governo Meloni dopo qualche mese dal suo insediamento, nel 2023 ha consentito allโ€™erario di incassare 3,4 miliardi di euro; quasi un miliardo in piuฬ€ dei 2,6 preventivati inizialmente.

โ€ข Dei 13,4 miliardi attesi, le societaฬ€ energetiche hanno pagato meno della metaฬ€

Dai due provvedimenti appena richiamati le previsioni riportate nelle schede tecniche segnalano che lo Stato doveva incassare dalla tassazione sugli extraprofitti 13,6 miliardi di euro. In realtaฬ€ ne ha riscossi solo 6,2, meno della metaฬ€ di quanto stimato inizialmente. Se il provvedimento messo in campo dal Governo Meloni ha raggiunto lโ€™obbiettivo, anzi ha addirittura incassato quasi un miliardo in piuฬ€, la misura approvata dal Governo Draghi, invece, eฬ€ stata un mezzo flop. Dei 10,8 miliardi attesi ne sono stati incassati solo 2,8. Non solo. A seguito del ricorso presentato da alcune grandi aziende del settore energetico, nel mese scorso la Corte Costituzionale ha parzialmente bocciato il provvedimento3, ritenendo illegittima lโ€™inclusione delle accise nella base di calcolo dellโ€™imposta straordinaria sugli extraprofitti. Pertanto, stando alle prime stime, lo Stato dovraฬ€ restituire alle aziende pagatrici almeno 150 milioni di euro.

โ€ข Gli artigiani e i piccoli commercianti, invece, hanno pagato due volte gli aumenti di luce e gas

Nel ricordare che il 70 per cento circa degli artigiani e dei commercianti lavora da solo, ovvero non ha neฬ dipendenti neฬ collaboratori familiari, moltissimi artigiani, tantissimi piccoli commercianti e altrettante partite Iva hanno pagato due volte lโ€™impennata delle bollette di luce e gas verificatasi negli ultimi anni. La prima come utenti domestici e la seconda come micro imprenditori per riscaldare/raffrescare e illuminare le proprie botteghe e negozi. Se le grandi imprese, in questo caso del settore energetico, ancora una volta grazie a una serie di escamotage sono โ€œriusciteโ€ a pagare molto meno di quanto lo Stato aveva previsto, i piccoli, invece, hanno subito una vera e propria stangata. Eโ€™ lโ€™ennesima dimostrazione che il nostro eฬ€ un Paese che, per molti versi, funziona al contrario.

โ€ข Tariffe: ogni famiglia spende 2.900 euro allโ€™anno

Le 10 tariffe monitorate dallโ€™Ufficio studi della CGIA nel 20224 sono costate a ogni nucleo famigliare italiano un importo medio pari a 2.906 euro, di cui 855 euro per le bollette della luce, 787 euro per quelle del gas, 667 euro per la telefonia/internet, 238 euro per la raccolta rifiuti e 190 per lโ€™acqua. Oltre il 56 per cento della spesa totale eฬ€ imputabile a luce e gas. Meno esoso, invece, eฬ€ il prelievo medio che eฬ€ gravato sul bilancio familiare delle altre voci di spesa osservate in questa analisi.

Per i parcheggi e i pedaggi autostradali eฬ€ stato speso mediamente 83 euro allโ€™anno, per il trasporto su treno 36 euro, per quello su bus 23, per i servizi postali e i corrieri 17 euro e per i taxi e gli NCC solo 11 euro. A fronte di una spesa famigliare media annua pari a poco piuฬ€ di 24.200 euro5, le tariffe hanno inciso per il 12 per cento .

 

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