Nel 2023 gli italiani hanno ridotto gli acquisti alimentari per un controvalore complessivo di oltre 1,6 miliardi di euro, come conseguenza dei pesanti rincari dei prezzi che hanno colpito il settore. Lo afferma il Codacons, commentando i dati dell’Istat sui Conti economici nazionali.
Istat, Codacons: nel 2023 famiglie hanno tagliato spesa per il cibo per oltre 1,6 miliardi di euro
Nel corso del 2023 il volume dei consumi delle famiglie residenti per la voce “alimentari e bevande non alcoliche” è diminuito in base ai dati Istat dell’1% rispetto all’anno precedente – spiega l’associazione – Al netto dell’inflazione, ciò equivale ad un taglio negli acquisti di cibi e bevande per oltre 1,6 miliardi di euro da parte delle famiglie italiane.
Ma nel 2023 a crollare sono soprattutto i consumi di beni come abbigliamento e calzature, che registrano una flessione media del -5,6%, e mobili ed elettrodomestici, -6%.
“Le forti tensioni nei prezzi dei beni alimentari che hanno caratterizzato il 2023, con i listini al dettaglio che hanno registrato in molti casi rincari a due cifre, hanno modificato le abitudini degli italiani, determinando un taglio non indifferente anche per i consumi di beni primari come cibo e bevande – commenta il presidente Carlo Rienzi – Un trend che, a causa della mancata discesa dei prezzi, prosegue anche nel 2024, come attestano i dati Istat secondo cui nei primi sette mesi dell’anno le vendite alimentari registrano un calo in volume del -1,4% su anno”.