Nel 2024 il Pil ai prezzi di mercato รจ stato pari a 2.192.182 milioni di euro correnti, con un aumento del 2,9% rispetto allโanno precedente. In volume il Pil รจ cresciuto dello 0,7%. Lo rileva l’Istat.
Istat: nel 2024 Pil +0,7%, deficit al 3,4%. Pressione fiscale cresce al 42,6%
Dal lato della domanda interna nel 2024 si registra, in termini di volume, un incremento dello 0,5% degli investimenti fissi lordi e dello 0,6% dei consumi finali nazionali. Per quel che riguarda i flussi con lโestero, le importazioni di beni e servizi sono scese dello 0,7% e le esportazioni sono cresciute dello 0,4%.
La domanda nazionale al netto delle scorte e la domanda estera netta hanno contribuito positivamente alla dinamica del Pil, rispettivamente per +0,5 e +0,4 punti percentuali, mentre lโapporto della variazione delle scorte รจ stato negativo per -0,1 punti.
Il valore aggiunto ha registrato aumenti in volume del 2,0% nellโagricoltura, silvicoltura e pesca, dellโ1,2% nelle costruzioni e dello 0,6% nelle attivitร dei servizi. Si rileva una contrazione dello 0,1% nellโindustria in senso strettoLโindebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche (AP), misurato in ย rapporto al Pil, รจ stato ย pari ย a -3,4%, a fronte del -7,2 % nel 2023
Lโindebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche (AP), misurato in ย rapporto al Pil, รจ stato ย pari ย a -3,4%, a fronte del -7,2 % nel 2023.
Il saldo primario (indebitamento netto meno spesa per interessi) misurato ย in rapporto ย al ย Pil, รจ ย stato pari ย a +0,4% (-3,6% nel 2023).
PIL e le sue componenti
Nel 2024 lโinsieme delle risorse disponibili รจ aumentato in volume dello 0,4% rispetto allโanno precedente. Dal lato degli impieghi i consumi finali nazionali sono cresciuti dello 0,6%, gli investimenti fissi lordi dello 0,5% e le esportazioni di beni e servizi dello 0,4% (Tavola 4 dellโallegato statistico). La crescita del Pil รจ stata accompagnata da un decremento delle importazioni di beni e servizi dello 0,7%
Il contributo alla variazione del Pil della domanda nazionale al netto delle scorte รจ risultato positivo (+0,5 punti percentuali). In particolare hanno fornito un apporto positivo di +0,2 punti la spesa delle famiglie residenti e ISP, di +0,2 punti la spesa delle AP, di +0,1 punti gli investimenti fissi lordi e oggetti di valore. Il contributo della domanda estera netta รจ stato di +0,4 punti percentuali; quello della variazione delle scorte รจ stato negativo per -0,1 ย puntiย percentuali.
Nel 2024 il deflatore del Pil (Tavola 5 dellโallegato statistico) รจ aumentato del 2,1%, con un incremento dellโ1,4% per la spesa delle famiglie residenti e un calo dello 0,2% per gli investimenti fissi lordi. Nel 2024 si รจ registrato un miglioramento nella ragione di scambio con lโestero, quale risultante di unโinvarianza del deflatore delle esportazioni di beni e servizi a fronte di un calo del deflatore delle importazioni (-1,8%).
La domanda interna
Nel 2024 la spesa per consumi finali delle famiglie residenti รจ cresciuta in volume dello 0,4% (+0,3% nel 2023) (Tav.4 dellโallegato statistico). Sul territorio economico, la spesa per consumi di servizi รจ aumentata dello 0,4%, quella per beni dello 0,6%. Gli incrementi piรน significativi, in volume, si rilevano nelle seguenti funzioni di consumo: spese per trasporti (+3,5%), per informazione e comunicazioni (+3,6%) e per alberghi e ristoranti (+2,0%). Si registrano variazioni particolarmente negative nelle spese per vestiario e calzature (-3,6%) e per servizi sanitari (-3,7%).
La spesa delle Amministrazioni pubbliche รจ cresciuta dellโ1,1%, mentre quella delle Istituzioni sociali private (ISP) del 2,1% (Tavola 4 dellโallegato statistico). Gli investimenti fissi lordi hanno segnato una crescita dello 0,5% (+9,0% nel 2023), con aumenti del 2,0% degli investimenti in costruzioni e del 2,6% in prodotti della proprietร intellettuale. Si sono registrati cali dellโ1,8% per i macchinari e attrezzature e del 6,3% per i mezzi di trasporto.
La pressione fiscale
La pressione fiscale complessiva (ammontare delle imposte dirette, indirette, in conto capitale e dei contributi sociali in rapporto al Pil) รจ risultata pari al 42,6%, in aumento rispetto allโanno precedente (41,4%), per effetto di una crescita delle entrate fiscali e contributive (+5,7%) superiore a quella del Pil a prezzi correnti (+2,9%).
Il commento
“Nel 2024 lโeconomia italiana ha registrato una crescita del Pil in volume dello 0,7%, pari a quella del 2023 – commenta l’Istat -. Lo sviluppo รจ stato stimolato sia da un contributo positivo della domanda nazionale al netto delle scorte (+0,5%) sia della domanda estera netta (+0,4%), mentre รจ stato lievemente negativo il contributo della variazione delle scorte (-0,1%). Dal lato dellโofferta di beni e servizi, il valore aggiunto ha segnato crescite in agricoltura (+2,0%), nei servizi (+0,6%) e, in misura inferiore, nel complesso dellโindustria (+0,2%).
La crescita dellโattivitร produttiva รจ stata accompagnata da una espansione dellโinput di lavoro e dei redditi. Il rapporto tra indebitamento delle Amministrazioni pubbliche ย e ย Pil ha registrato un forte ย miglioramento rispetto ย al ย 2023, attestandosi a -3,4%. Il saldo primario รจ migliorato, passando da -3,6% a +0,4%. La pressione fiscale รจ cresciuta di oltre un punto percentuale.
La spesa per interessi รจ aumentata del 9,5%”.