“Fisco, nel nuovo anno 3 milioni di lettere per mettersi in regola”. Cosรฌ titola in prima pagina Il Sole 24 Ore. DallโIva alle dichiarazioni alle anomalie Isa: focus su cinque fronti.
Fisco, nel nuovo anno 3 milioni di lettere per mettersi in regola
A pagina 8: “Dal Fisco 3 milioni di lettere. Cinque fronti sotto esame”. Compliance 2025. Focus su omesse comunicazioni Iva, anomalie Isa e omesse dichiarazioni (anche dei dipendenti) e incongruenze tra i pagamenti ricevuti dalle partite Iva e i dati dichiarati.
Il Fisco intensifica gli sforzi sulla compliance anche per il 2025, annunciando l’invio di 3 milioni di lettere ai contribuenti, con l’obiettivo di agire in anticipo e su piรน fronti. In dettaglio, nel 2025, grazie all’accordo tra il Mef e l’Agenzia delle Entrate, verranno inviate circa 3 milioni di comunicazioni. Queste si concentreranno su cinque aree principali di intervento.
Un primo intervento riguarderร la mancata presentazione delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche dell’IVA in presenza di fatture elettroniche o corrispettivi telematici. Verranno effettuate verifiche trimestrali per accertare se i contribuenti hanno effettuato operazioni attive e, in assenza di comunicazione, verranno inviate lettere per permettere una regolarizzazione attraverso la dichiarazione dei redditi.
Si affronteranno anche i casi di omessa o infedele dichiarazione da parte di persone fisiche, nonchรฉ le anomalie riscontrate nella dichiarazione dei dati Isa, o le discrepanze tra pagamenti elettronici ricevuti e corrispettivi dichiarati dai titolari di partita IVA.
Inoltre, nel 2025 sarร introdotto un nuovo sistema di alert “in anticipo”. Le persone fisiche, che percepiscono redditi da lavoro dipendente o da locazioni e che non hanno presentato la dichiarazione nei termini previsti, riceveranno un avviso che li inviterร a regolarizzare la loro situazione nei 90 giorni successivi alla scadenza ordinaria della dichiarazione.
Queste misure sono parte di un approccio che mira a ridurre i conflitti tra il Fisco e i contribuenti, offrendo a questi ultimi la possibilitร di correggere eventuali errori beneficiando di sanzioni ridotte attraverso il ravvedimento operoso. Questo consente all’amministrazione di focalizzare le proprie risorse su casi di maggior rischio fiscale.