Lo scorso luglio il debito delle Amministrazioni pubbliche รจ diminuito di 14,5 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 3.056,3 miliardi. Il calo riflette lโavanzo di cassa delle Amministrazioni pubbliche (14,2 miliardi), la riduzione delle disponibilitร liquide del Tesoro (0,2 miliardi, a 46,8), nonchรฉ lโeffetto degli scarti e dei premi allโemissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati allโinflazione e della variazione dei tassi di cambio (0,1 miliardi).
Banca d’Italia: a luglio il debito pubblico cala a 3056 miliardi
Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, la diminuzione del debito delle Amministrazioni pubbliche si riferisce essenzialmente a quello delle Amministrazioni centrali, sceso di 14,4 miliardi; quello delle Amministrazioni locali si รจ ridotto di 0,1 miliardi mentre quello degli Enti di previdenza รจ rimasto pressochรฉ invariato.
La vita media residua del debito รจ rimasta stabile a 7,9 anni.
Lo scorso luglio la quota del debito detenuta dalla Banca dโItalia ha continuato a diminuire, collocandosi al 19,5 per cento (dal 19,6 del mese precedente). A giugno (ultimo mese per cui questo dato รจ disponibile) quella detenuta dai non residenti era aumentata al 33,6 per cento (dal 33,2 per cento dello scorso maggio) e quella detenuta dagli altri residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) era aumentata al 14,2 per cento (dal 14,1 per cento in maggio).
A luglio le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 68,3 miliardi, in aumento del 13,0 per cento (7,9 miliardi) rispetto al luglio del 2024, una dinamica sostenuta anche dagli effetti di una disomogeneitร temporale in alcune scadenze di versamento. Nei primi sette mesi del 2025 le entrate tributarie sono state pari a 325,6 miliardi, in aumento del 5,3 per cento (16,4 miliardi) rispetto allo stesso periodo dellโanno precedente.