Seduta negativa per i listini dell’Estremo Oriente, appesantiti dall’ulteriore impennata dei rendimenti dei titoli di Stato. I bond giapponesi a 20 anni hanno raggiunto i massimi dal 1999, mentre i trentennali segnano il livello più alto dalla loro introduzione.
Borse asiatiche in rosso: Tokyo -0,9%, Hong Kong -0,8%
Le tensioni sui debiti sovrani, già alla base della pesante chiusura di ieri per le Borse europee e Wall Street, continuano a influenzare i mercati in un settembre storicamente difficile per gli investitori. Tokyo arretra dello 0,9%, Hong Kong dello 0,8%, Shanghai dell’1,3% e Shenzhen dell’1,4%, mentre Sydney cede l’1,9%. In controtendenza solo Seul (+0,3%).
Segnali più incoraggianti arrivano dai future: l’Euro Stoxx 50 avanza dello 0,3%, mentre a Wall Street si registrano lievi rialzi per Nasdaq e S&P 500.
Sul fronte obbligazionario, i rendimenti dei Treasury USA restano sotto pressione: il decennale avanza di 2 punti base al 4,289%, mentre il trentennale si avvicina alla soglia del 5%. A preoccupare i mercati è l’aumento dei deficit pubblici, soprattutto negli Stati Uniti, che comporta maggiori esigenze di finanziamento.
La corsa all’oro, bene rifugio per eccellenza, porta il metallo prezioso a un nuovo record storico di 3.546 dollari l’oncia. Poco mosso invece il dollaro, stabile a 1,1634 sull’euro.