Seduta a due velocità per i mercati dell’Asia e del Pacifico. Tokyo brilla con un rialzo dell’1,85%, sostenuta dal clima di fiducia sulle trattative commerciali tra Stati Uniti e Giappone. Taiwan avanza dello 0,07%, restando in attesa di sviluppi sulle politiche tariffarie legate ai microprocessori. In calo invece Seul (-0,63%) e Sidney (-0,27%).
Borse asiatiche miste: Tokyo in rally, giù Hong Kong e Seul
Tra le piazze ancora aperte, Hong Kong perde lo 0,91%, Shanghai resta sui livelli della vigilia, Mumbai arretra dello 0,72% e Singapore dello 0,82%.
Segnali positivi arrivano dai future europei e da quelli di Wall Street, in un contesto privo di aggiornamenti macroeconomici di rilievo.
Sul fronte delle materie prime, l’oro guadagna lo 0,64% portandosi a 3.394 dollari l’oncia, complice l’effetto delle nuove tariffe statunitensi sui lingotti da 1 kg, che limitano l’offerta del metallo prezioso. In controtendenza il petrolio WTI, in calo dello 0,58% a 63,51 dollari al barile, mentre il gas naturale rimane stabile a 32,95%.
Sul mercato valutario, il dollaro si rafforza fino a sfiorare 0,86 euro, salire a 147,4 yen e superare quota 0,74 sterline.
A Tokyo, riflettori puntati su SoftBank (+10,51%) dopo la pubblicazione della trimestrale. Bene anche il settore automobilistico grazie alla decisione degli Stati Uniti di ridurre i dazi sulle auto giapponesi dal 27,5% al 15%, mossa che ha premiato Subaru (+5,27%), Honda (+3,75%) e Toyota (+3,54%).