Le Borse asiatiche e del Pacifico hanno registrato prevalentemente un andamento positivo all’apertura della settimana di Natale, con la sola eccezione delle piazze cinesi.
Borse asiatiche, Tokyo tonica (+1,19%), in rosso Shanghai e Shenzhen
La Borsa di Tokyo ha chiuso con un incremento dell’1,19%, seguita da Taiwan che ha guadagnato il 2,64%, Seul con un rialzo dell’1,57% e Sydney che ha avanzato dell’1,67%.
Tra i mercati che hanno mantenuto le operazioni aperte, Hong Kong ha visto un incremento dello 0,76%, mentre Shanghai ha registrato una flessione dello 0,5% e Shenzhen del 2,29%, risultando le uniche in territorio negativo. Mumbai ha mostrato un lieve aumento dello 0,37% e Singapore del 0,91%. L’apprezzamento del dollaro, che ha raggiunto 0,95 euro, 156,71 yen e quasi 0,8 sterline, ha favorito le azioni delle principali aziende esportatrici.
Il prezzo del petrolio (WTI) รจ salito dello 0,6%, raggiungendo i 69,88 dollari al barile, mentre l’oro ha visto un incremento dell’1,03%, toccando 2.631,02 dollari l’oncia. In controtendenza, il gas naturale ha registrato una leggera discesa dello 0,29%, a 44 euro al MWh.
Nel frattempo, il tasso di crescita trimestrale del PIL del Regno Unito ha rallentato, con un aumento dello 0,9% rispetto all’1% previsto su base annua.
Nel settore tecnologico di Tokyo, i produttori di semiconduttori come Advantest e Disco hanno brillato con rialzi rispettivamente del 4,54% e del 2,31%. Anche le grandi aziende esportatrici come Toyota e Honda hanno visto incrementi significativi del 2,36% e del 3,82%, mentre sono in corso discussioni su una possibile fusione tra Nissan, che รจ cresciuta dell’1,58%, e Mitsubishi, che ha registrato un notevole aumento del 5,25%. Ulteriori rialzi sono stati osservati in Yamaha e Panasonic, con guadagni rispettivamente dell’1,87% e dell’1,95%.