Piazza Affari si distingue in Europa dopo i risultati del primo turno delle elezioni legislative in Francia.
Il voto ha ridotto la probabilità che il partito di Marine Le Pen ottenesse la maggioranza assoluta, allentando le preoccupazioni relative all’adozione di politiche fiscali troppo permissive e influenzando positivamente le Borse europee.
Il Ftse Mib è aumentato dell’1,7%, spinto dalle ricoperture nel settore bancario, particolarmente colpito dopo le elezioni europee.
Borse, Milano regina d’Europa (+1,7%)
Le Borse del Vecchio Continente hanno chiuso in rialzo, anche se al di sotto dei picchi iniziali. Parigi ha guadagnato fino al 2,8%, chiudendo con un incremento dell’1,1%. Francoforte ha limitato i guadagni allo 0,3% e Londra è rimasta quasi invariata (+0,03%). Bene Madrid che ha terminato la seduta con una crescita dell’1,04%.
Le elezioni francesi hanno anche ridotto la tensione sui titoli di stato francesi e italiani, precedentemente influenzati dalle elezioni europee.
I rendimenti dei bond sovrani dell’Eurozona sono aumentati nonostante i dati positivi sull’inflazione tedesca, scesa al 2,2% a giugno: il Btp è aumentato di 3 punti base al 4,1%, l’Oat di 5 punti base al 3,34% e il Bund di quasi 11 punti base al 2,6%.
Lo spread tra Btp e Bund si è ridotto di 7,4 punti base, raggiungendo 150, mentre quello tra gli Oat francesi e i Bund tedeschi è sceso di 5,8 punti a 74.
Tra le banche, Mps ha guadagnato il 6,7%, con il Mef pronto a riprendere le vendite dopo la fine del periodo di lockup. Seguono Bper (+5,8%), Unicredit (+4,6%), Banco Bpm (+3,4%), Intesa (+3,2%), Popolare di Sondrio (+3%) e Mediobanca (+2,9%).
Bene anche Poste (+2,8%) e Generali (+2,7%), mentre Enel guida tra le utility (+1,7%) e Tim sale dell’1,1% nel giorno dell’addio alla rete. In controtendenza invece Prysmian (-1,9%), Stm (-1,8%), Campari (-1,6%) e Interpump (-1,2%). Fuori dal Ftse Mib, notevole il balzo di Fincantieri (+10,8%), promossa a ‘buy’ da Stifel.
Brilla anche Juventus che sale del 2,28%.
Le peggiori performance sono state di Ariston Holding, chiusa a -2,74%, e di Maire Tecnimont, con un calo del 2,71%. D’Amico registra un decremento del 2,17% e Lottomatica chiude in ribasso dell’1,77%.
