La Borsa di Milano chiude in calo dello 0,5%, allineandosi agli altri mercati europei.
Alla vigilia della riunione della Fed, le aspettative di un taglio dei tassi si riducono e i titoli di Stato vedono un’impennata nei rendimenti.
La Borsa di Milano chiude in calo (-0,5%). Europa in rosso
Lo spread tra Btp e Bund termina la sessione in aumento a 133 punti, con il rendimento del decennale italiano che sale di dieci punti base al 3,95%.
Tra le utility, vendite pesanti su Hera (-2,3%), A2a (-2,2%), Snam (-1,8%), Erg (-1,6%) e Enel (-1,3%). L’industria automobilistica registra cali, con Iveco che perde l’1,5%, Ferrari il 1,4% e Stellantis lo 0,6%.
Le banche mostrano risultati misti: Mps è in ribasso dello 0,9%, mentre Popolare di Sondrio e Intesa scendono dello 0,4%. In rialzo Bper (+0,6%), Banco Bpm e Unicredit (+0,2%). Tim perde l’1% a seguito delle trattative per la cessione della sua rete.
Tra i titoli principali spicca Leonardo con un rialzo dell’1,8%. Bene anche il settore farmaceutico con Recordati (+0,9%) e Diasorin (+0,8%).
Amplifon sale dello 0,9% dopo l’efficacia della delibera sul voto maggiorato e Campari guadagna lo 0,6%. Tra le società più piccole si distingue DoValue (+2,7%) dopo l’accordo per l’acquisizione di Gardant e Alkemy sale dell’1,2% a 12 euro, raggiungendo il prezzo dell’OPA di Retex.
Le Borse europee chiudono in rosso in seguito ai dati sui nuovi posti di lavoro USA, superiori alle attese.
Questi risultati spingono gli investitori a rivedere al ribasso le attese di un taglio dei tassi da parte della Fed.
Nel clima di incertezza precedente alla riunione della Fed della prossima settimana, i titoli di Stato subiscono un notevole aumento nei rendimenti.
Le principali piazze europee terminano la giornata in negativo: Francoforte scende dello 0,51%, Parigi e Londra dello 0,48% e Madrid dello 0,34%.