La Borsa di Milano conclude la giornata con una variazione minima, influenzata dalle preoccupazioni relative alle possibili tariffe doganali statunitensi che hanno rallentato i mercati europei. L’indice Ftse Mib ha registrato un modesto incremento dello 0,08%, raggiungendo quota 38.655 punti.
La Borsa di Milano chiude in equilibrio mentre i timori sui dazi USA condizionano l’Europa
Nel panorama europeo, performance positive per Londra (+0,61%) e Parigi (+0,11%), mentre Francoforte rimane praticamente immobile (+0,01%). La piazza madrilena ha segnato un progresso dello 0,58%.
Il differenziale tra Btp e Bund tedeschi termina la seduta senza variazioni a 113 punti base, con il rendimento del titolo di stato italiano decennale in lieve calo al 3,53% rispetto al 3,54% della sessione precedente.
Sul mercato valutario, il cambio Euro/Dollaro si mantiene stazionario a quota 1,04. L’oro subisce una flessione dell’1%, attestandosi a 2.848,5 dollari per oncia. Anche il petrolio (Light Sweet Crude Oil) mostra debolezza con un calo dello 0,97%.
A Milano spicca il balzo di Nexi (+9,00%), sostenuta dai risultati finanziari del 2024 e dall’annuncio della distribuzione dei dividendi.
Il listino principale risente della debolezza del comparto bancario, mentre l’attenzione resta focalizzata sulle evoluzioni del processo di consolidamento del settore. In ribasso Popolare di Sondrio (-0,82%), Intesa Sanpaolo (-0,41%), Monte dei Paschi di Siena (-0,60%) alle prese con l’offerta per Mediobanca (+0,32%) e UniCredit (-0,49%). In controtendenza Banco BPM (+0,38%), che ha ottenuto l’approvazione assembleare per le modifiche relative all’offerta pubblica su Anima Holding (+0,51%).
Pesante STMicroelectronics, che accusa una perdita dell’1,80%. Negativo il settore energetico con Saipem in calo del 2,09%, seguita da Eni (-1,56%) e Tenaris (-0,53%).
Dopo i recenti rialzi, prese di beneficio su Leonardo (-1,13%) e Pirelli (-0,92%). Giornata favorevole per Hera (+1,68%) ed Enel (+1,03%). Recuperano terreno Ferrari (+1,15%) e Stellantis (+0,73%). In progresso anche Telecom Italia (+0,59%) e Poste Italiane (+0,88%), con quest’ultima che segna un nuovo massimo storico dalla quotazione dell’ottobre 2015.
Tra i titoli a media capitalizzazione di Milano, spiccano i rialzi di Juventus (+6,55%), sulla scia dell’ottimaย semestrale presentata ieri, Cembre (+6,21%), Ferragamo (+2,99%) e LU-VE Group (+2,69%).
Le maggiori flessioni hanno invece interessato Banco di Desio e della Brianza (-4,33%), Fincantieri (-3,02%), Philogen (-2,41%) e Ariston Holding (-2,28%). La Lazio ha ceduto lo 0,42%.