La Borsa di Milano termina la giornata in ribasso, in linea con le altre borse europee, dopo l’annuncio della Federal Reserve di mantenere invariati i tassi d’interesse, riducendo le aspettative di una possibile riduzione del costo del denaro a marzo. Il Ftse Mib perde lo 0,18%, chiudendo a 30.689 punti.
La Borsa di Milano chiude in ribasso (-0,18%). Ferrari sgasa (+9,2%), male le banche. Europa negativa
Lo spread tra i titoli di stato italiani (Btp) e tedeschi (Bund) registra un aumento, chiudendo a 157 punti, rispetto ai 156 dell’apertura e ai 155 della chiusura precedente. Il rendimento del decennale italiano si abbassa al 3,71%.
A Piazza Affari si evidenzia l’ottima performance di Ferrari (+9,2% a 353 euro), spinta dall’utile netto del 2023 di 1,25 miliardi, in aumento del 34% rispetto al 2022 e per la prima volta oltre il miliardo, e dalle voci dell’arrivo di Lewis Hamilton alla guida della monoposto di Maranello.
Anche Stellantis mostra risultati positivi (+1,34%), grazie a un incremento del 13,3% nelle vendite di auto in Italia a gennaio. Inoltre, si registra un aumento per Interpump (+2,7%).
Al contrario, le vendite hanno pesato sulle utility (Hera -3,18%, A2a -2,8%) e sul settore bancario, in attesa dei risultati finanziari della prossima settimana. Mps scende del 3,42%, Fineco del 2,6%, Unicredit del 2,4% e Intesa del 2,1%. Il calo più marcato è stato per Banca Popolare di Sondrio, che chiude con un -5,46%.
Tra i titoli a media capitalizzazione di Milano, spiccano GVS (+3,47%), Cembre (+2,74%), OVS (+2,44%) e Juventus (+2,16%), mentre Sesa subisce un calo del 2,38%. Acea registra una flessione del 2,19% e MARR chiude con una perdita del 2,13%.
Le Borse europee chiudono tutte in calo: Francoforte perde lo 0,26%, Parigi lo 0,89%, Londra lo 0,11% e Madrid lo 0,63%.