La Borsa di Milano conclude con modesti movimenti, allineandosi agli altri mercati europei in attesa delle decisioni della Federal Reserve sulla politica monetaria. L’indice Ftse Mib segna un minimo aumento dello 0,09%, chiudendo a 34.293 punti.
La Borsa di Milano chiude poco mossa (+0,09%). Europa in ordine sparso
Lo spread tra i Btp italiani e i Bund tedeschi termina la sessione con un piccolo aumento a 127 punti, mentre il rendimento del titolo decennale italiano si stabilizza al 3,70%.
Nel listino milanese, Poste Italiane registra un calo del 3,9%, con gli analisti che ritengono i target del piano industriale leggermente al di sotto delle aspettative.
Tra i titoli di spicco del listino principale, Terna guadagna il 3,6%, grazie al favore degli analisti per il nuovo piano industriale e i risultati del 2023, e Tim avanza dell’1,8% in seguito alla pubblicazione del piano del fondo Merlyn e alla proposta di una lista di candidati per il consiglio di amministrazione. Bene anche Prysmian (+1,4%), Iveco (+1,3%), Saipem e Mps (entrambi +1%). In calo Diasorin (-3%).
Il settore energetico vede vendite su Eni (-1,6%) e sulle utility, con perdite per Erg (-1,6%), A2a (-0,4%) e Hera (-0,2%).
Il comparto del lusso mostra risultati misti, in seguito all’avvertimento sui profitti di Kering che ha influenzato negativamente l’intero settore in Europa.
Cucinelli sale dello 0,8%, mentre Moncler mostra una leggera flessione (-0,4%).
Le performance delle banche sono contrastanti in mezzo alla ricerca di segnali su un possibile allentamento della politica monetaria. In territorio negativo troviamo Banca Popolare di Sondrio (-1,4%) e Intesa Sanpaolo (-0,1%), mentre crescono Banco Bpm (+0,8%), Bper (+0,9%) e Unicredit (+0,1%).
Riguardo agli altri mercati europei, Parigi registra un calo dello 0,48%, mentre Francoforte (+0,15%) e Madrid (+0,44%) mostrano guadagni, e Londra è praticamente stabile (-0,01%).