Le Borse europee chiudono contrastate, alla vigilia della riunione della Banca Centrale Europea, dalla quale non si prevedono modifiche ai tassi di interesse.
La Borsa di Milano chiude poco mossa. Listini europei in ordine sparso
Londra mostra un incremento dello 0,28% al termine delle contrattazioni. Francoforte chiude in calo dello 0,44%, mentre Parigi riduce le perdite a -0,12% e Madrid chiude con un modesto rialzo dello 0,03%.
La Borsa di Milano conclude la giornata senza variazioni significative. L’indice Ftse Mib guadagna uno 0,03%, posizionandosi a 34.379 punti.
Lo spread tra Btp e Bund aumenta, chiudendo a 129,1 punti base, rispetto ai 127 punti della sessione precedente.
Il rendimento del titolo decennale italiano sale al 3,7%, da un precedente 3,69%.
Tra i titoli di spicco a Milano, A2a registra un rialzo del 3,2%, seguita da Recordati (+1,27%) e Stellantis (+0,90%). In calo Leonardo (-2,31%), Iveco (-1,96%) e Brunello Cucinelli (-1,74%).
In un giorno difficile per il settore dei semiconduttori, a seguito delle dichiarazioni di Trump su Taiwan e delle possibili restrizioni di Biden sui chip verso la Cina, Stm limita le perdite (-0,56%).
Fuori dalla lista dei principali titoli milanesi, Unieuro registra un’impressionante salita del 40,78% a 11,34 euro, avvicinandosi al valore dell’offerta pubblica di acquisto di Fnac-Darty di 12 euro, tra contanti e azioni.
Nel settore delle medie capitalizzazioni, Fincantieri guida con un aumento del 6,54%, seguita da Ariston Holding (+4,71%), Comer Industries (+3,22%) e Carel Industries (+3,00%).
Le vendite piรน intense hanno colpito Technoprobe, che chiude con una perdita del 5,11%. Le vendite colpiscono anche D’Amico (-2,48%) e Digital Value (-2,22%), mentre De’ Longhi scende del 2,02%