Le Borse europee hanno chiuso con risultati incerti, influenzate dalla pubblicazione degli indici Pmi Usa di maggio, che mostrano un’economia robusta e non indicano possibili tagli dei tassi da parte della Fed a breve.
La Borsa di Milano chiude sopra la parità (+0,02%). Europa poco mossa
Piazza Affari ha terminato la seduta praticamente stabile. L’indice Ftse Mib ha registrato un modesto aumento dello 0,02%, chiudendo a 34.467 punti.
Londra ha chiuso in calo dello 0,37%, mentre Francoforte è salita dello 0,06% e Parigi dello 0,13%; Madrid ha invece registrato una perdita dello 0,16%.
Lo spread Btp-Bund è rimasto invariato a 128 punti base. I rendimenti dei titoli di stato sono aumentati, spinti dagli indici Pmi statunitensi e dall’aumento dei salari nell’Eurozona nel primo trimestre: i rendimenti del Btp sono aumentati di sei punti base, raggiungendo il 3,88%.
Nel mercato di Milano, spiccano Prysmian (+3,3%), che ha raggiunto nuovi massimi storici, e altre aziende come Finecobank (+1,7%), Moncler (+0,9%), Poste Italiane (+0,7%), Popolare di Sondrio (+0,6%), Bper (+0,6%) e Unicredit (+0,5%). Tutti i titoli bancari hanno mostrato guadagni tranne Mps (-0,4%) e Banco Bpm (-0,8%).
Le utility hanno invece subito delle perdite, con Snam (-2,8%), Italgas (-2,2%), Terna (-1,8%), Hera (-1,4%) e A2A (-1,3%), seguite da Recordati (-1,3%) e Inwit (-1,2%).
Fuori dall’indice Ftse Mib, Webuild ha registrato una significativa perdita del 9,9%, allineandosi al prezzo di collocamento delle azioni per l’emissione di un bond convertibile da 225 milioni di euro.