Piazza Affari ha chiuso la sessione con prestazioni meno brillanti rispetto ad altri mercati europei. L’indice Ftse Mib ha registrato un calo dello 0,55%, chiudendo a 34.559 punti.
La Borsa di Milano maglia nera in Europa (-0,55%). Listini del Vecchio Continente in ordine sparso
Le altre Borse del Vecchio Continente hanno mostrato risultati contrastanti. Il CAC 40 di Parigi ha avanzato dello 0,72%, il FTSE 100 di Londra è cresciuto dello 0,52%, mentre il DAX di Francoforte ha subito una leggera perdita dello 0,19% e l’IBEX 35 di Madrid è sceso dello 0,50%.
Il differenziale di rendimento tra i Btp italiani e i Bund tedeschi ha visto un lieve miglioramento, chiudendo a 107,5 punti base, rispetto ai 108 punti della sessione precedente. Il rendimento del titolo decennale italiano si è mantenuto stabile al 3,19%.
Nel contesto di una giornata difficile per i titoli della Difesa in Europa, Leonardo ha registrato una flessione del 4,77%, influenzata dalle speculazioni su un possibile avvicinamento alla fine del conflitto tra Russia e Ucraina.
Anche altri titoli hanno sofferto: Prysmian ha perso il 4,19%, Iveco è calato del 3,26% e Terna del 1,86%. Unicredit ha visto un decremento dell’1,25%.
Tuttavia, alcune aziende italiane di grande capitalizzazione hanno mostrato segni positivi: Moncler è salita del 3,15%, Banco BPM del 2,24%, e Tenaris ha guadagnato anch’essa il 2,24%. Brunello Cucinelli ha incrementato del 2,01%.
La situazione geopolitica in Siria e l’incertezza nella regione del Medio Oriente hanno favorito un rialzo nelle quotazioni del petrolio, beneficiando i titoli energetici, come quello di Eni che ha guadagnato lo 0,55%, nonostante l’incidente in uno stabilimento del gruppo a Calenzano.
Nell’indice FTSE MidCap, Ferragamo ha mostrato un significativo incremento del 6,70%, seguito da Digital Value con un +6,37%, Tinexta con un +4,04% e Piaggio con un +3,35%.
Al contrario, alcuni titoli hanno registrato notevoli ribassi: Italmobiliare ha chiuso in calo del 2,55%, Juventus ha perso il 2,41%, Buzzi Unicem è sceso dell’1,99% e Comer Industries ha subito un calo dell’1,95%.