La Borsa di Milano si è distinta positivamente rispetto agli altri mercati europei nella sessione di apertura della settimana, con l’indice Ftse Mib che ha registrato un incremento dello 0,76%, raggiungendo i 30.952 punti. A metà giornata, tuttavia, sono stati superati i 31mila punti, massimo da aprile 2008.
La Borsa di Milano maglia rosa in Europa (+0,76%)
Lo spread tra i Btp italiani e i Bund tedeschi a dieci anni ha visto un lieve restringimento, chiudendo a 156 punti base, rispetto ai 157 punti dell’apertura, con un rendimento del titolo di stato italiano al 3,87%.
Unicredit ha guidato i guadagni a Milano, salendo dell’8% a 28,8 euro, dopo aver annunciato un utile per il 2023 di 8,6 miliardi, superiore alle aspettative, con una distribuzione completa agli azionisti tra dividendi e riacquisto di azioni. Seguono positivamente Mps, che ha guadagnato il 3,8% in attesa di riprendere la distribuzione dei dividendi dopo 13 anni, Bper e Intesa con rispettive crescite del 2,4% e 2,3%.
Nel settore industriale, STM è avanzata del 2,5%, mentre Stellantis ha subito una leggera flessione dello 0,8%, dopo le voci di un possibile matrimonio con Renault, che ha guadagnato l’1% a Parigi, nonostante le smentite di John Elkann.
Iveco e Tenaris hanno registrato perdite del 2,9% e del 3,2%, rispettivamente, mentre Tim ha subito un calo significativo del 4,2% tra le preoccupazioni di un lungo processo di approvazione dall’Antitrust europeo per le operazioni sulla rete e influenze negative dal settore dopo i risultati di Vodafone.
In generale, i mercati azionari europei hanno mostrato incertezza, con Amsterdam in lieve rialzo dello 0,2%, Londra (-0,04%) e Parigi (-0,03%) pressoché stabili, e Francoforte in lieve calo dello 0,08%. Madrid ha registrato una performance negativa, perdendo l’1,1%, influenzata dal calo del Banco Santander di circa il 5%, dovuto a speculazioni su possibili sanzioni americane per le relazioni finanziarie con l’Iran.