A Tokyo, l’indice azionario ha registrato un calo dell’1,24%, penalizzato dal rafforzamento dello yen che ha inciso negativamente soprattutto sul settore automobilistico, oltre a suscitare preoccupazioni per possibili dazi sui settori dei semiconduttori e farmaceutico. Anche Seul e Sydney hanno subito perdite, rispettivamente dello 0,65% e dell’1,14%.
Le Borse asiatiche chiudono negative: Tokyo -1,24%
Dall’altra parte, i mercati azionari cinesi hanno mostrato un comportamento eterogeneo in seguito alle dichiarazioni di Trump su un potenziale accordo commerciale con Pechino. L’indice Composite di Shanghai ha subito una lieve flessione dello 0,02%, mentre Shenzhen ha guadagnato lo 0,55%. In un contesto di stabilitร finanziaria, la Banca Centrale Cinese (PBoC) ha mantenuto il Loan Prime Rate (LPR) annuale al 3,10%, una decisione che segue il taglio di 25 punti base di ottobre e che rimane un punto di riferimento per i prestiti bancari.
Sul fronte macroeconomico, la Germania ha rilasciato dati sui prezzi alla produzione mentre negli Stati Uniti sono previsti aggiornamenti sulle richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione, gli indici economici della Federal Reserve di Filadelfia, un indice predittivo e i dati sulle scorte settimanali di petrolio, come riportato dall’EIA.