La Borsa di Milano ha archiviato la seduta con un marginale incremento, raggiungendo valori che non si registravano dal 2007. Il principale indice milanese, FTSE MIB, ha concluso le negoziazioni con un avanzamento dello 0,15%, attestandosi a 40.418 punti.
Le Borse europee chiudono positive. Milano in lieve rialzo (+0,15%), brilla Leonardo
Anche gli altri mercati del Vecchio Continente hanno mostrato un atteggiamento prudentemente ottimista. L’indice tedesco ha guadagnato lo 0,72%, quello britannico lo 0,57%, il listino parigino lo 0,21% e la borsa spagnola lo 0,65%.
Il differenziale tra titoli italiani e tedeschi ha evidenziato una modesta contrazione, portandosi a quota 100 punti base, con una riduzione di circa un punto rispetto alla chiusura della giornata precedente.
Significativa flessione per i rendimenti, con quelli dei titoli di stato italiani in calo di 8,5 punti base, al 3,624%, in un contesto caratterizzato da crescenti aspettative di un allentamento monetario da parte della Federal Reserve, alimentate da indicatori economici americani non particolarmente incoraggianti.
Stabilitร per il rapporto Euro/Dollaro, che ha mantenuto le quotazioni del giorno precedente a 1,118. Performance positiva per il metallo prezioso, che ha messo a segno un apprezzamento dell’1,16%. Pesante ribasso invece per il Petrolio (Light Sweet Crude Oil), precipitato del 2,83% fino a 61,36 dollari per barile.
Sul listino milanese, spicca Leonardo (+4,02%), favorita dai piani di investimento nel settore difesa in Europa, insieme alle utilities con Hera (+2,24%), Italgas (+2,18%), A2A (+1,67%) ed Enel (+1,61%) in prima fila.
Rialzo anche per Tim (+1,86%), che dopo la chiusura delle contrattazioni ha beneficiato del miglioramento del rating da parte di Moody’s, e acquisti su Recordati (+1,49%) e Snam (+1,31%).
In territorio negativo Iveco (-2,71%) dopo la pubblicazione dei risultati trimestrali e Pirelli (-2,61%). Seduta difficile anche per Prysmian (-1,92%) e il comparto bancario, guidato al ribasso da Mps (-1,79%), seguito da Mediobanca (-1,22%), Bper (-1,15%) e Banco Bpm (-1,02%), mentre Intesa (+0,41%) ha navigato in controtendenza. La discesa delle quotazioni petrolifere ha penalizzato Tenaris (-1,76%) ed Eni (-0,91%). Al di fuori del paniere principale, balzo di Rcs (+7,34%) mentre arretra Ferragamo (-3,06%) dopo la pubblicazione dei conti. Bene anche Ascopiave (+3,09%), Sanlorenzo (+2,92%) e Juventus (+2,17%).
Le flessioni piรน marcate hanno interessato WIIT, che ha terminato con un -5,40%. In forte difficoltร GVS, che ha ceduto il 4,58%. Alerion Clean Power ha perso il 3,37%. Decisa contrazione per D’Amico, che ha registrato un -3,24%.