Mattinata di forti tensioni sui mercati delle commodity, con i principali asset energetici e rifugio in netta risalita a seguito dell’attacco condotto da Israele contro l’Iran.
Oro, gas e petrolio in forte rialzo: l’instabilità in Medio Oriente infiamma le materie prime
Le crescenti preoccupazioni geopolitiche hanno acceso la domanda di beni rifugio come l’oro, ma anche di asset energetici come gas naturale e petrolio, che risentono direttamente del rischio instabilità nell’area mediorientale.
Oro
Il Gold spot, ovvero l’oro con consegna immediata, è salito dell’1,13% raggiungendo quota 3.424,08 dollari l’oncia. Ancora più marcato l’incremento del Gold Comex con consegna ad agosto, che avanza dell’1,26% e viene scambiato a 3.445,40 dollari l’oncia.
Gas naturale
Anche il gas europeo registra un deciso balzo in apertura. Sulla piazza di Amsterdam, punto di riferimento per il mercato del gas nel Vecchio Continente, le quotazioni segnano un +4%, portandosi a 37,60 euro per megawattora.
Petrolio
Sul fronte energetico, il petrolio greggio registra i rialzi più consistenti. Il WTI con consegna a luglio avanza dell’8,00%, toccando quota 73,48 dollari al barile. In parallelo, il Brent con consegna ad agosto guadagna il 7,37%, arrivando a 74,47 dollari al barile.
La reazione dei mercati conferma come gli asset legati a energia e metalli preziosi continuino a fungere da termometro immediato delle tensioni internazionali.