L’oro registra una performance positiva nella sessione mattutina, con le quotazioni immediate che toccano i 3.259 dollari per oncia, segnando un incremento dello 0,6%. I contratti futures con scadenza giugno evidenziano un andamento ancora piรน favorevole, con un progresso dello 0,75% a 3.267 dollari.
Oro in ascesa, greggio in caduta. In calo anche il prezzo del gas
Scenario completamente diverso per il mercato energetico, dove le quotazioni petrolifere hanno subito un drastico crollo nelle prime ore di negoziazione sui mercati asiatici, in seguito alla decisione dell’Opec+ di incrementare l’estrazione per il secondo mese consecutivo. Il greggio texano ha registrato una contrazione fino al 3,8%, scivolando a 56,08 dollari per barile, mentre il riferimento del Mare del Nord ha ceduto il 3,5%, attestandosi a 59,17 dollari.
Con il progredire della giornata, i prezzi del petrolio hanno tentato un parziale recupero, pur mantenendosi in territorio negativo: il West Texas Intermediate ha contenuto la flessione al 2,9%, stabilizzandosi a 56,6 dollari, mentre il Brent ha limitato il calo al 2,6%, raggiungendo quota 59,7 dollari.
Nel fine settimana, gli otto paesi produttori dell’alleanza capeggiata da Riad hanno stabilito di ampliare a giugno la produzione di ulteriori 411.000 barili giornalieri, appena trenta giorni dopo l’annuncio inaspettato di un identico aumento a partire da maggio. Tale incremento risulta quasi triplo rispetto alle previsioni iniziali di Goldman Sachs, che stimavano 140.000 barili aggiuntivi al giorno.
In territorio negativo anche le quotazioni del gas naturale. Il riferimento europeo di Amsterdam mostra in apertura una diminuzione dello 0,9%, attestandosi a 32,78 euro per megawattora.