Piazza Affari ha mostrato segni di ottimismo alla vigilia dei dati sull’inflazione americana, che hanno implicazioni significative per le future decisioni della Federal Reserve.
Piazza Affari (+0,93%) svetta tra le Borse europee
L’indice principale, Ftse Mib, ha chiuso in rialzo dello 0,93% raggiungendo i 35.124 punti, mentre l’Ftse All Share ha segnato un aumento dello 0,85%, posizionandosi come una delle borse europee più performanti della giornata.
A confronto, Francoforte è cresciuta dello 0,69% e Madrid del 0,55%, mentre Parigi ha mostrato un incremento dello 0,20% e Amsterdam è rimasta stabile. Londra, al contrario, ha subito una leggera flessione dello 0,28%.
Durante la sessione, il cambio euro/dollaro si è mantenuto stabile a 1,028. Anche lo spread tra i Btp italiani e i Bund tedeschi a 10 anni è rimasto invariato a 119 punti base, con un rendimento del Tesoro italiano al 3,83%.
Tra i titoli di spicco, Intesa Sanpaolo ha guidato i guadagni, salendo del 2,78% a 4,07 euro, con le banche in generale che hanno mostrato ottimi rendimenti, tra cui la Banca Popolare di Sondrio che è aumentata del 2,48% e la Bper del 2,28%. Pirelli ha registrato un aumento del 2,16%, mentre Tim ha chiuso in rialzo dello 0,55%.
Al contrario, Campari ha subito una perdita del 2,76%, ma la caduta più marcata è stata quella di Nexi, che ha ceduto il 6,84% a 4,7 euro dopo i report negativi di Mediobanca e Morgan Stanley. DiaSorin ha perso l’1,03% e ENI ha visto una leggera flessione dello 0,92%.
Nel segmento delle medie capitalizzazioni, Caltagirone SpA ha avuto un incremento del 3,35%, CIR del 2,54%, Carel Industries del 2,06%, e Credem del 2,01%. Le vendite più pesanti sono state su Ariston Holding, che ha chiuso a -5,81%, e Alerion Clean Power, che ha subito un decremento del 4,39%. Safilo ha registrato un ribasso del 4,37%, mentre Juventus ha avuto una performance negativa con un calo del 3,58%.