Chiusura all’insegna della cautela per Piazza Affari, dove l’indice FTSE MIB registra una leggera flessione, perdendo lo 0,27% e attestandosi a 32.617 punti. Analogamente, l’indice FTSE Italia All-Share fa segnare un calo dello 0,31%, concludendo a 34.741 punti. Anche l’indice FTSE Italia Mid Cap arretra dello 0,76%, mentre il FTSE Italia Star mostra un decremento dello 0,8%.
Piazza Affari chiude in leggero calo (-0,27%). Europa contrastata
Il differenziale di rendimento tra i Btp italiani e i Bund tedeschi si riduce a 142 punti, in diminuzione rispetto ai 143 punti del giorno precedente. Il rendimento del titolo di Stato decennale italiano diminuisce al 3,87%, rispetto al 3,89% del giorno precedente.
Tra i titoli di spicco del listino milanese, brillano Ferrari (+1,41%), Prysmian (+1,33%), Brunello Cucinelli (+1,25%) e Banca MPS (+0,89%). I cali più significativi si registrano invece su Nexi, che chiude a -3,48%. Seguono Campari con una perdita del 3,38%, STMicroelectronics a -3,21% e ERG che arretra del 2,59%.
Tra le società a media capitalizzazione, spiccano Caltagirone SpA (+4,71%), MutuiOnline (+3,41%), D’Amico (+3,27%) e Webuild (+1,88%).
I ribassi più marcati colpiscono Technogym, che termina a -5,75%, seguita da Ariston Holding con una perdita del 3,94%, Tinexta che retrocede del 3,65% e Philogen, in calo del 3,39%.
I mercati azionari europei terminano la giornata con un andamento incerto, in attesa di importanti indicatori economici dagli Stati Uniti. Seguendo la pubblicazione del dato sul Pil statunitense per l’ultimo trimestre, gli occhi degli operatori sono ora puntati sul dato relativo all’inflazione americana, atteso per domani, che influenzerà le future decisioni della Federal Reserve in materia di tassi d’interesse. In questo contesto, Francoforte registra una chiusura in territorio positivo (+0,25%), mentre Parigi mostra variazioni minime (+0,08%). Negative invece Londra (-0,76%) e Madrid (-0,45%).