mercoledì 19 Novembre 2025

Dopo circa 6 mesi di trattativa, questa mattina a Torino presso l’Unione Industriale, è stata raggiunta l’intesa per il rinnovo del biennio economico del CCSL del Gruppo Stellantis che interessa di oltre 60.000 dipendenti dei gruppi Stellantis, Cnh Industriale, Iveco, Ferrari.

Firmato il contratto Stellantis: 140 euro di aumento per due anni

L’aumento complessivo è di circa 6.6 punti % pari a 134,96 euro (area 2) e 139,80 euro (3° gruppo) per il biennio 2025-2026, con scadenza il 31 dicembre 2026. E’ prevista una prima trance di 3.7 % (75,43 euro area 2; 78,13 euro 3°gruppo) nella busta paga di Giugno, una seconda trance del 2% (42,28 euro area 2; 43,80 euro 3°gruppo) a gennaio 2026. Infine una terza trance di 0,80% (17,25 euro area 2; 17,87 euro 3°gruppo) verrà erogata a novembre 2026. Prevista anche una-tantum di 480 euro, che saranno erogate il 50% nella busta paga di giugno 2025 e i restanti nella busta paga di aprile 2026.

L’incremento del 6,6% aumenterà anche la base di calcolo dei premi di risultato dei gruppi Stellantis, Iveco e Cnhi.

L’accordo sottoscritto prevede anche il miglioramento degli indicatori del premio di risultato (PDR) per il gruppo Stellantis.

Sono state inoltre stabilite le linee guida per la commissione inquadramento in CNHI, Iveco e Stellantis (in Ferrari è già prevista a livello aziendale) che dovranno essere definite entro 2026 in modo da avere nel prossimo CCSL l’introduzione di un nuovo elemento economico.

“Il rinnovo del biennio economico del CCSL – commentano Uliano e Boschini – è un fatto positivo per i lavoratori e il Paese e arriva dopo l’annuncio della settimana scorsa della scelta da parte del Gruppo Stellantis del nuovo a.d. Antonio Filosa. L’intesa rappresenta un buon segnale a cui dovrà seguire un rafforzamento del piano industriale del Gruppo Stellantisi al fine migliorare tutti i temi relativi alla transizione a partire dagli investimenti e dalla salvaguardia dell’occupazione in Italia.

L’intesa è particolarmente importante – sottolineano Uliano e Boschini – perché interessa uno dei settori più importanti della nostra industria metalmeccanica, in un momento particolarmente difficile. Questo dimostra che è possibile rinnovare i contratti anche nei momenti di crisi. Ci auguriamo che questo serva anche a riaprire il confronto con Federmeccanica e Assistal sul CCNL, sarebbe un ottimo segnale di responsabilità nei confronti dei lavoratori del sindacato e del Paese.

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