“Sanità, i medici di famiglia in pensione un anno dopo”. Così titola Il Messaggero.
I medici di famiglia in pensione un anno dopo
È stato approvato l’emendamento proposto dalla Lega al decreto sulla Pubblica Amministrazione che consente ai medici di medicina generale di prolungare la propria attività lavorativa fino ai 71 anni di età. Si tratta di un tentativo di risposta alla crescente scarsità di professionisti sul territorio nazionale.
«Le aziende del Servizio sanitario nazionale, fino al 31 dicembre 2026, possono prorogare, con il consenso degli interessati e comunque non oltre un anno successivo al raggiungimento del limite di età previsto dalla legge, il rapporto con il personale medico in regime di convenzionamento con il Ssn», così recita l’emendamento inserito nella legge di conversione del provvedimento.
Secondo le stime della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), tra il 2024 e il 2027 ben 7.345 medici di base raggiungeranno l’attuale soglia pensionistica fissata a 70 anni. Questa prospettiva risulta particolarmente preoccupante considerando che attualmente mancano già più di 5.500 professionisti in questo settore.
La situazione è diventata critica specialmente nelle regioni più popolose, dove trovare un medico di famiglia disponibile si è trasformato in un’impresa sempre più complessa. Il quadro rischia di aggravarsi ulteriormente nei prossimi anni, anche a causa dello scarso interesse dei giovani laureati verso questa specializzazione professionale, che viene scelta da un numero sempre più esiguo di neo-medici.