Crescita a doppia cifra, ricavi ai massimi storici e performance positive su ogni mercato e canale di vendita: illycaffè archivia il 2025 con numeri decisamente brillanti. Il gruppo triestino non solo registra risultati in forte incremento, ma si prepara anche a un ulteriore salto strategico grazie a un nuovo accordo negli Stati Uniti. Intesa ormai prossima alla firma e destinata a consentire la produzione diretta di una parte del caffè sul suolo americano, destinato proprio al mercato USA. Un passo che conferma la solidità del brand e la sua volontà di rafforzare ulteriormente la propria presenza internazionale.
illycaffè, la ceo Scocchia: “Ricavi record e ora produrremo anche negli Usa”
Cristina Scocchia, ceo di illycaffè, appare comprensibilmente soddisfatta nell’intervista rilasciata all’edizione odierna del Corriere della Sera: “Sì: la nostra strategia sta funzionando e siamo soddisfatti di questa chiusura di anno, dodici mesi in cui nonostante il contesto sfidante, in continua salita, non abbiamo frenato, anzi abbiamo accelerato. Il fatturato 2025 si attesta a circa 690 milioni di euro, in aumento del 10% sul 2024, la performance a doppia cifra è anche per l’Italia, che cresce dell’11% e per gli Usa, che segnano più 19% a tassi di cambio costanti. Come abbiamo raggiunto questi numeri? In Italia, mercato maturo, reputo il nostro un ottimo risultato, perché abbiamo aumentato la penetrazione in hotel e ristoranti premium, e quasiraddoppiato quella relativa al consumo domestico. Negli Usa, grazie alla collaborazione con Amazon, la crescita del canale online è di oltre il 20%. Va bene anche l’Europa, su cui abbiamo focalizzato le attenzioni e anche gli investimenti negli ultimi 12 mesi dopo le prime tensioni legate ai dazi trumpiani (principalmente con le due acquisizioni dell’anno che sta per concludersi, quella del distributore svizzero di illy e quella delle macchine da caffè Capitani, in Italia, ndr). Ho definito l’Europa un porto sicuro e riorientarsi qui ha pagato: il nostro fatturato cresce del 22% trainato da Paesi quali Germania, Francia, Spagna”.
Gli Usa pesano per illy il 20% dei ricavi. “Abbiamo concluso un processo lungo e dettagliato per trovare un partner: dai primi mesi del nuovo anno produrremo negli Usa il 15- 20% di quello che lì vendiamo – prosegue Scocchia -. Una mossa che ci consentirà di essere più flessibili, di avere un accesso facilitato alla catena logistica e non ultimo di innovare, perché saremo più vicini al consumatore finale”.
Sui progetti sull’Italia e Trieste: “Continuiamo a investire anche qui. A Trieste nel primo trimestre dell’anno nuovo entrerà in funzione la nuova tostatrice: con la crescita degli ultimi quattro anni siamo quasi arrivati a saturazione degli impianti. Abbiamo portato a termine cento assunzioni dirette nel 2025, anche in vista del raddoppio della capacità di tostatura e per la nuova linea di montaggio della porzionatura da 250 grammi. Assunzioni sono previste anche nel nuovo anno”.