La Borsa di Milano registra un calo significativo che la porta ad essere maglia nera in Europa.
La Borsa di Milano maglia nera in Europa (-1,5%)
Pesano le preoccupazioni degli investitori su un possibile allargamento del conflitto in Medio Oriente e le sue ripercussioni sull’economia globale. Ma la flessione è stata acuita anche dalle dichiarazioni del ministro delle Finanze Giancarlo Giorgetti riguardo una prossima manovra economica che comporterà “sacrifici”.
Il Ftse Mib ha chiuso in ribasso dell’1,5%, a 33.170 punti.
Altri indici europei hanno mostrato performance contrastanti: Londra ha perso lo 0,11%, Francoforte lo 0,78%, Parigi l’1,32%, mentre Madrid ha mantenuto stabilità con un lieve guadagno dello 0,07%.
Il differenziale di rendimento tra i Btp italiani e i Bund tedeschi si è leggermente modificato, chiudendo a 133,8 punti, rispetto ai 134 di inizio giornata e ai 133 della precedente chiusura. Il rendimento del titolo decennale italiano è aumentato al 3,47%, da 2,14% di ieri.
Tra le società maggiormente colpite a Piazza Affari, Diasorin ha registrato un calo del 4,05%, seguito da Stellantis (-4%), Saipem (-3,59%), A2A (-3,3%), Fineco (-3,15%) e Leonardo (-2,5%).
In controtendenza, Tim ha guadagnato l’1,62%. Il settore bancario ha subito perdite, con Mps in ribasso del 2,82% e cali anche per Mediobanca (-1,33%) e Mediolanum (-2,06%).
Tra i titoli del FTSE MidCap, Intercos ha guadagnato lo 0,78% e Philogen lo 0,51%, mentre Cementir ha registrato uno dei cali più pronunciati, chiudendo in flessione del 3,84%.
Male anche Juventus, che nonostante il successo ottenuto in Champions League a Lipsia ha lasciato sul terreno il 2,15%.