Giornata negativa per Piazza Affari e le altre Borse europee. Il FTSE MIB ha chiuso in ribasso dello 0,56%, con il comparto bancario e quello del risparmio gestito tra i più colpiti: Unicredit (-2,8%), Banca Generali (-2,5%), Mediolanum (-2,2%), Banco BPM (-2,5%), Fineco (-1,6%) e BPER (-1,6%) hanno registrato tutte performance negative.
Le Borse europee chiudono deboli. Piazza Affari -0,56
Anche Tim (-2,7%) in calo a causa del prolungamento dei tempi per l’offerta di CDP sulla rete, insieme a Iveco (-2,5%), Leonardo (-2,2%) e Nexi (-2%).
Al contrario, Saipem (+3,2%) è stata sostenuta dal recupero del prezzo del petrolio, insieme a Stellantis (+1,2%) e Italgas (+0,8%).
Fuori dal FTSE MIB, volano Mps (+8%), che ha toccato nuovi massimi dopo l’aumento, e MFE B (+2,2%), promosse da Intermonte.
Le Borse europee chiudono deboli, con gli investitori che restano cauti di fronte all’incertezza sulla politica monetaria.
In una sessione senza Wall Street, chiusa per il Presidents’ Day, a Parigi il Cac 40 ha chiuso in ribasso dello 0,16% a 7.335 punti, a Francoforte il Dax ha registrato un calo dello 0,03% a 15.477 punti, mentre a Londra il FTSE 100 è salito dello 0,12% a 8.014 punti.
Si è ampliato a 187 punti base il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi.
Lo spread Btp-Bund è aumentato di due punti base, mentre il rendimento dei titoli di Stato italiani decennali si è fissato al 4,32%, con un aumento di quattro punti base, a causa delle preoccupazioni per una possibile continuazione della politica monetaria aggressiva della Bce riguardo ai tassi.
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