Settimana partita con un clima nel complesso positivo sui mercati asiatici. La Borsa di Tokyo ha guadagnato l’1,45%, sostenuta dall’indebolimento dello yen e nonostante l’effetto politico legato alle dimissioni del premier Shigeru Ishiba.
Listini asiatici positivi: Tokyo +1,45% dopo le dimissioni di Ishiba
Più moderati gli altri listini: Hong Kong avanza dello 0,15%, mentre la Cina continentale registra incrementi contenuti, con Shanghai in crescita dello 0,28% e Shenzhen dello 0,58%, complice la pubblicazione dei dati sull’interscambio commerciale con gli Stati Uniti.
Anche i futures europei e americani segnano rialzi limitati, in una giornata segnata dall’attesa per il voto di fiducia al governo Bayrou in Francia, esito che secondo gli analisti dovrebbe rivelarsi sfavorevole all’esecutivo.
Sul fronte delle materie prime, le quotazioni del petrolio mostrano una tendenza positiva, sostenute dalla decisione dell’Opec+ di aumentare la produzione di appena 137.000 barili al giorno a ottobre, un incremento ben inferiore a quelli stabiliti nei due mesi precedenti.
In Europa, lo spread Oat-Bund si attesta a 78,4 punti, mentre il differenziale Btp-Oat è fissato a 5,3 punti base.