Per i regali di Natale 2025 gli italiani spenderanno 9,6 miliardi di euro, con i prodotti enogastronomici in cima alla classifica dei più gettonati, anche sull’onda del riconoscimento della cucina italiana patrimonio dell’Unesco, davanti ad abbigliamento e accessori e, a seguire, articoli per la casa, libri, giocattoli e tecnologia. Lo rivela un’indagine Coldiretti/Ixè sulle abitudini festive, con la corsa agli acquisti che entra nella fase finale.
Natale 2025, Coldiretti – Ixé: 9,6 mld per i regali, boom cesti enogastronomici Made in Italy
Ben cinque milioni di italiani concentrano le spese proprio nella settimana che precede il Natale. Il budget medio è in aumento rispetto allo scorso anno, anche se si registrano forti differenze: l’11% non supera i 50 euro, il 44% resta tra 50 e 150 euro, il 24% arriva a 300 euro e il resto si spinge più su.
Il cibo è il regalo preferito: enogastronomia al primo posto
I cesti enogastronomici si confermano al top dei regali con oltre una famiglia su tre (34%) che spenderà in media 48 euro per regalare o mettere sotto l’albero un ampio ventaglio di specialità, anche sull’onda dei riconoscimenti ottenuti dalla cucina italiana, con l’iscrizione nella lista dei patrimoni dell’Unesco.
Campagna Amica e mercati contadini: la corsa agli acquisti
Nei mercati contadini di Campagna Amica in tutta Italia, a partire dal Circo Massimo, è già scattata la corsa ad acquistare le confezioni più originali, grazie anche alla grande biodiversità che caratterizza le produzioni agricole e che è alla base del successo del Made in Italy agroalimentare nel mondo.
I cesti a tema Unesco e la Dieta Mediterranea
Tante le proposte di cesti a tema Unesco, che celebrano la cucina italiana patrimonio culturale immateriale attraverso i pilastri della Dieta Mediterranea: passata di pomodoro, olio extravergine di oliva, pasta, lenticchie, pecorino, frutta secca – come nocciole, mandorle o noci – fino al panettone, simbolo della convivialità delle feste. Un pacco che racconta l’Italia del buon cibo, fatta di semplicità, stagionalità e legame con il territorio.
Biodiversità contadina e prodotti simbolo dei territori
Non mancano i cesti della biodiversità contadina, che custodiscono produzioni uniche come la Melannurca Campana IGP, il maialino nero di razza casertana o gli olii extravergini aromatizzati, insieme a tante specialità regionali che rappresentano un patrimonio agricolo, culturale e gastronomico da preservare.
I cesti regionali: un viaggio nel gusto lungo l’Italia
Ampio spazio è dedicato anche alle varianti territoriali, veri e propri viaggi nel gusto lungo la Penisola. Dalla Lombardia arrivano proposte con riso Carnaroli, miele d’acacia, vino spumante brut, torrone classico e passata di pomodoro, per una tavola delle feste che unisce tradizione e dolcezza.
Dalla Puglia, invece, cesti che raccontano la civiltà del grano e dell’olio con caciocavallo, carciofo brindisino sott’olio, friselle di grano Senatore Cappelli, taralli all’olio extravergine di oliva e orecchiette di grano duro.
A queste si affiancano le proposte di Liguria, Friuli Venezia Giulia, Calabria, Sicilia, Emilia-Romagna e di tutte le regioni italiane, con cesti che valorizzano conserve, salumi, formaggi, vini, mieli, confetture, cereali e prodotti freschi delle aziende agricole di Campagna Amica.
Tradizione e personalizzazione: le nuove tendenze dei regali di Natale
Tra i più gettonati – sottolinea la Coldiretti – ci sono anche i cesti tradizionali, dove accanto agli immancabili spumante e panettone non possono mancare lenticchie, olio extravergine di oliva, cotechino e zampone. Ma cresce la tendenza verso la personalizzazione, con cesti fai da te e a tema, capaci di rispondere alle nuove sensibilità dei consumatori, con i prezzi che variano notevolmente, ma normalmente oscillano da un minimo di 20 euro sino a superare i 200 euro per quello con specialità più ricercate ed esclusive.
Un regalo che sostiene l’agricoltura italiana e la filiera corta
Scegliere un cesto di Natale di Campagna Amica significa fare un regalo che sostiene l’economia agricola italiana, promuove la filiera corta e porta sulle tavole delle feste un Natale più buono, giusto e consapevole.