“Banche Usa, scatta l’allarme prestiti”. Così apre stamattina Il Sole 24 Ore. In due settimane di marzo riduzione degli impieghi per 105 miliardi di dollari. È il dato peggiore dal 1973: le piccole banche regionali guidano la stretta. Atteso a Wall Street un nuovo ribasso (-6,8%) degli utili trimestrali.
Banche Usa, scatta l’allarme prestiti
A pagina 3 altro titolo: “Banche Usa, arriva il credit crunch. La Fed: prestiti in calo di 105 miliardi”. L’impatto dei crack bancari.
I fallimenti bancari negli Stati Uniti, con l’aggiunta della generale riduzione dei depositi a favore dei money market funds, hanno già portato a una prima conseguenza negativa per l’economia Usa – si legge sul quotidiano economico -: nelle ultime due settimane di marzo i prestiti delle banche commerciali si sono ridotti, secondo i dati ufficiali della Federal Reserve diffusi nello scorso week end, di 105 miliardi di dollari. Si tratta del peggior calo dal 1973 e indica che le banche, a fronte dello shock iniziato con il default di Silicon Valley Bank, hanno iniziato a chiudere i rubinetti del credito.
Cresce sul mercato l’attesa per i conti trimestrali dei grandi istituti statunitensi che saranno annunciati venerdì.
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