“Boom di vendite all’estero per i trattori made in Italy”, titola l’edizione odierna de Il Messaggero. “Il mercato delle macchine agricole è in crescita in tutta l’area mediterranea e promette un forte sviluppo nei prossimi anni”, afferma Mariateresa Maschio, presidente di FederUnacoma, l’associazione degli imprenditoridi settore. Tra i Paesi africani si sono distinti il Marocco, con una crescita dell’import di trattori e mezzi agricoli de 26% nel 2021 e del 24% nel 2022; la Tunisia (+39% nel 2021 e + 30% nel 2022) e l’Egitto (+ 23,9%).
Boom di vendite all’estero per i trattori made in Italy
“Il patrimonio tecnologico risponde così alle sfide della produttività e della sostenibilità e nello stesso tempo è laboratorio di cooperazione tecnica, economica e politica!, aggiunge Simona Rapastella, direttore generale dell’associazione.
Le prospettive di sviluppo riguardano anche i Balcani. “L’Europa comunitaria – spiega Maschio – punta su un modello di agricoltura sempre più avanzato che necessita di una radicale sostituzione del parco macchine, e nella fascia balcanica, così come nei Paesi dell’area danubiana, si punta a raggiungere gli stessi standard dei principaliPaesi europei”.
La forte domanda dall’estero (7,3 miliardi, +16,7% nel 2022) con i mercati consolidati di Usa, Francia e Germania non solo ha compensato il calo delle vendite in Italia, ma ha consentito al settore di raggiungere il record storico della produzione – si legge sul quotidiano -: 15,5 miliardi di euro (trattrici per 2,4miliardi, macchine agricole per 7 miliardi, trattrici incomplete e parti per 1,3 miliardi, componentistica per 3,8 miliardi emacchine per il giardinaggio e cura del verde per 950 milioni).