lunedƬ 1 Luglio 2024

I prezzi di mercato nel mese di febbraio 2024 del gas naturale (28 euro per MWh) e dellā€™energia elettrica (87 euro per MWh) sono tornati agli stessi livelli del mese di giugno di 2021, ma le bollette di luce e gas pagate dalle famiglie italiane nel 2023 sono invece aumentate, rispetto a tre anni fa, mediamente di 328 euro (+26,2 per cento), di cui 153 (+24,2 per cento) per la luce e 175 euro (+28,1 per cento) per il gas.

Cgia: prezzi luce e gas come nel giugno 2021, ma bollette piĆ¹ care di quasi 330 euro all’anno


Come ĆØ possibile, allora, che, nonostante i prezzi delle materie prime siano sostanzialmente in calo dalla fine del 2022 e i governi Draghi e Meloni abbiano erogato quasi 100 miliardi di euro per contrastare il caro energia a famiglie e imprese le bollette abbiano subito dei rincari cosƬ pesanti? Al di lĆ  delle specificitĆ  che in questi ultimi anni di crisi energetica hanno caratterizzato i consumi di queste forniture, per far fronte alla mancanza di liquiditĆ  che, soprattutto nel 2022, ha colpito i distributori e i fornitori di energia, questi ultimi hanno ritoccato allā€™insĆ¹ le caparre e le cauzioni in capo ai consumatori. Insomma, hanno aumentato in misura rilevante la quota fissa presente nelle bollette, ovvero lā€™importo che puĆ² essere considerato pari a un canone mensile. Non solo. Anche lā€™inflazione presente nel settore energetico ha concorso a far salire il costo delle bollette, avendo contribuito ad impennare gli indici dei prezzi al consumo del gas del 60,4 per cento e della luce del 93,1 per cento.Ā 

A dirlo ĆØ lā€™Ufficio studi della CGIA.

A Nordest i rincari piĆ¹ importanti. Al Centro quelli meno

A livello territoriale ĆØ il Nordest la macro area del Paese che ha subito i rincari piĆ¹ elevati. Sempre tra il 2021 e il 2023, lā€™aumento medio annuo delle bollette di luce e gas ĆØ stato di 457 euro (+33,6 per cento). Seguono il Nordovest con +316 euro (+23,9 per cento), il Mezzogiorno con +304 euro (+26,6 per cento) e, infine, il Centro con +260 euro (+21,1 per cento).Ā 


Flop del contributo di solidarietĆ  sugli extraprofitti: allā€™erario mancano 7 miliardiĀ 

A fronte della crisi energetica verificatasi in particolare tra la fine del 2021 e la prima parte del 2023, abbiamo lā€™impressione che ancora una volta a pagare il conto siano stati solo, o quasi, i consumatori (famiglie e imprese). Certo, anche le societĆ  del settore hanno subito degli shock importanti, ma gli extraprofitti realizzati in questi anni dalle aziende energetiche sono stati rilevanti. E in attesa che la Corte Costituzionale si pronunci sulla legittimitĆ  del contributo di solidarietĆ  sugli extraprofitti applicato nel 2022 alle aziende energetiche, nel 2023 lā€™erario ha incassato solo 2,8 miliardi di euro rispetto ai 10 miliardi che il governo Draghi aveva ipotizzato di riscuotere. Insomma, nelle casse pubbliche sono ā€œmancatiā€ 7 miliardi di euro. Ancora una volta, cosƬ come successo anche con gli istituti di credito, tassare gli extraprofitti di queste big company, molte delle quali sono quotate in Borsa, ĆØ diventata una mission impossibile.Ā 


Nel mercato libero bollette della luce +136%

Tra il 2021 e il 2023 lā€™escalation dei prezzi delle bollette della luce ha interessato tutti, anche se, come era prevedibile, agli utenti del mercato tutelato, pari a circa un terzo del totale, la variazione ĆØ stata inferiore rispetto a quella subita dai clienti del mercato libero. Ai primi, infatti, lā€™incremento ĆØ stato del 34 per cento, ai secondi, invece, addirittura del 136,3 per cento. Per il gas naturale, invece, i dati non permettono di calcolare la variazione dei prezzi tra il 2021 e il 2023 in relazione alle due componenti mercato tutelato e mercato libero; i dati sullā€™ultimo anno (2023) consentono tuttavia una comparazione con il 2022 e anche qui mentre i prezzi del ā€œtutelatoā€ sono stati in diminuzione (-31 per cento) per il mercato libero cā€™ĆØ stato ancora un aumento (+6,7 per cento). Si fa altresƬ presente che da gennaio 2024 ĆØ terminato il servizio di tutela per il gas, secondo un progressivo piano di passaggio al mercato libero; mentre per luglio 2024 ĆØ prevista la fine graduale di quello tutelato per lā€™energia elettrica.


Gli autonomi hanno pagato due volte gli aumentiĀ 

Nel ricordare che il 70 per cento circa degli artigiani e dei commercianti lavora da solo, ovvero non ha nĆ© dipendenti nĆ© collaboratori familiari, moltissimi artigiani, tantissimi piccoli commercianti e altrettante partite Iva hanno pagato due volte lā€™impennata delle bollette di luce e gas verificatasi negli ultimi anni. La prima come utenti domestici e la seconda come micro imprenditori per riscaldare/raffrescare e illuminare le proprie botteghe e negozi. Segnaliamo, infine, che sebbene il rischio povertĆ  o esclusione sociale delle famiglie presenti in Italia in questi ultimi anni sia diminuito, anche nel 2022 quelle con un reddito principale da lavoro autonomo presentavano un rischio povertĆ  pari al 19,9 per cento del totale, contro il 17,2 per cento delle famiglie con fonte di reddito principale da lavoro dipendente. Purtroppo, anche dopo il Covid, la crisi energetica e il boom dellā€™inflazione i nuclei in cui il capofamiglia ĆØ un lavoratore autonomo continuano ad avere maggiori fragilitĆ  economiche e sociali di quelle dei lavoratori dipendenti.


Energia elettrica: il prezzo italiano ĆØ il quarto piĆ¹ alto dellā€™Area Euro. Il gas, invece, ĆØ tra i piĆ¹ contenutiĀ 

Gli ultimi dati disponibili (I semestre 2023) evidenziano che mediamente il prezzo italiano dellā€™energia elettrica era pari a 378,2 euro per MWh; il quarto piĆ¹ alto dellā€™Area Euro. Tra i 20 paesi monitorati, solo la Germania con 412,5 euro per MWh, il Belgio con 435 euro per MWh e i Paesi Bassi con 475 euro presentavano prezzi superiori al nostro (vedi Tab. 4). Infine, per quanto concerne il gas, sempre nel I semestre 2023 il prezzo italiano era pari a 98,1 euro per MWh; un prezzo tra i piĆ¹ bassi dellā€™Eurozona. Rispetto alla Francia (104,3 euro per MWh), pagavamo il 5,9 per cento in meno, alla Spagna (107,7 euro per MWh), lā€™8,9 per cento in meno e alla Germania (123 euro per MWh), il 20,2 per cento in meno.Ā 

 

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