Thursday 21 November 2024

Le famiglie e le imprese italiane pagheranno piรน tasse e contributi, in percentuale del pil, nel prossimo biennio rispetto alle stime ufficiali e nel 2024 il gettito sfonderร  per la prima volta il muro dei mille miliardi di euro. La pressione fiscale โ€œveraโ€, misurata come rapporto tra il totale delle entrate nelle casse dello Stato e il prodotto interno lordo, sfiorerร , infatti, il 49% nel 2023 e si avvicinerร  al 48% nel 2024, attestandosi a livelli superiori rispetto a quanto inserito nellโ€™ultimo Documento di economia e finanza, laddove si indicano rispettivamente 43,3% e 43%.

Def, Unimpresa: nel 2023 pressione fiscale “vera” al 49%

La forbice tra le percentuali nasce nella differente modalitร  di calcolo, con il Def che esclude dal conteggio una parte delle entrate, considerando un ammontare ridotto del gettito tributario e ottenendo cosรฌ un risultato finale meno โ€œdolorosoโ€ se lo si guarda al punto di vista dei contribuenti. รˆ quanto emerge dalla โ€œOperazione Fact Checking sul Defโ€ realizzata dal Centro studi di Unimpresa, secondo la quale il totale delle entrate nel 2023 e nel 2024 รจ pari, rispettivamente, a 986,1 miliardi e 1.002,8 miliardi, mentre il governo ha tagliato, nei due anni in esame, 88,1 miliardi lโ€™anno.

ยซDi lร  dalle percentuali, che in qualche modo non sorprendono i piccoli imprenditori italiani che periodicamente versano denaro allโ€™amministrazione finanziaria e dunque conoscono i numeri reali, รจ necessario che il governo, anche andando oltre quanto appena annunciato, avvii seriamente un percorso volto alla riduzione del carico fiscale. Siamo ancora in una situazione di incertezza e le tasse vanno tagliate subitoยป commenta il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara.

Secondo i calcoli del Centro studi di Unimpresa, il totale delle entrate nel 2023 sarร  pari a 986,1 miliardi mentre nel 2024 supereranno per la prima volta la soglia dei mille miliardi (1.002,8 miliardi): prendendo in considerazione questi due valori, la pressione fiscale reale si attesta al 48,9% e al 47,7% del prodotto interno lordo che, nei due anni in esame, sarร  pari a 2.018,1 miliardi e 2.102.8 miliardi.

Nei suoi calcoli, invece, il Def โ€œtagliaโ€ dalla base di calcolo la voce del bilancio pubblico โ€œaltre entrate correntiโ€ (88,1 miliardi lโ€™anno), ottenendo, in questo modo, una percentuale meno alta di tasse pagate rispetto al pil. Analogo discorso vale per gli anni successivi, con la pressione fiscale โ€œveraโ€ sempre piรน alta ai dati ufficiali: 47,6% nel 2025 (42,9% nel Def) e 47,1% nel 2026 contro il 42,7% โ€œdichiaratoโ€ dal governo.

Nel 2025 e nel 2024 il gettito totale si attesterร  a 1.035,3 miliardi e 1.055,1 miliardi restando, quindi, stabilmente oltre la soglia dei mille miliardi. Complessivamente, tra il 2023 e il 2026 si registrerร  un aumento del gettito di 123,6 miliardi rispetto al 2022 (+13,3%).

Ancheย la spesa dello Stato รจ destinata a salireย nei prossimi anni, nonostante alla fine del 2023 si registrerร  una lieve diminuzione rispetto allo scorso anno (1.074,1 miliardi contro 1.083,3 miliardi): nei prossimi tre anni, dalle casse dello Stato usciranno 1.076,8 miliardi, 1.101,4 miliardi e 1.111,9 miliardi. In totale, tra il 2023 e il 2026, rispetto al 2022, ci saranno uscite aggiuntive per 28,5 miliardi (+2,6%). A pesare sulla crescita sarร  laย spesa corrente, per quale non รจ mai stato fatto abbastanza in termini di โ€œsforbiciateโ€, destinata a crescere di 76,2 miliardi (+8,1%), mentre gliย investimenti pubblici si assottiglierannoย di 47,6 miliardi (-32,9%).

Quanto agli altri โ€œnumeri chiaveโ€ del Documento di economia e finanza, si osserva unย aumento della spesa per le pensioniย in percentuale del pil e anche in termini assoluti: dal 15,6% del 2022 (296,9 miliardi), si passa al 15,8% questโ€™anno (317,9 miliardi), al 16,2% nel 2024 (340,7 miliardi) e al 16,1% sia nel 2025 (350,9 miliardi) sia nel 2026 (361,8 miliardi).ย Si spenderร  mano, invece, per la sanitร :ย dal 6,9% del 2022 (131,1 miliardi) si passa al 6,7% questโ€™anno (136,1 miliardi), al 6,3% nel 2024 (132,7 miliardi) e al 6,2% sia nel 2025 (135,1 miliardi) sia nel 2026 (138,3 miliardi). Inย discesaย anche, laย spesa per gli stipendi dei dipendentiย pubblici che nel 2022, con 186,9 miliardi, โ€œvalevanoโ€ il 9,8% del pil, percentuale che questโ€™anno scenderร  al 9,4% (189,2 miliardi), nel 2024 allโ€™8,9% (186,2 miliardi), nel 2025 allโ€™8,6% (197,3 miliardi) e nel 2026 allโ€™8,4% (187,7 miliardi).

 

 

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